L’album live ‘Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII’ al primo posto delle classifiche FIMI/GfK
Il mito dei Pink Floyd continua a vivere e risplendere. L’album live Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII, che documenta integralmente per la prima volta lo storico concerto senza pubblico della band inglese nell’anfiteatro romano di Pompei (ottobre 1971), ha conquistato direttamente il primo posto delle classifiche FIMI/GfK Italia nelle categorie ‘Album & Compilation’ e ‘CD, Vinili e Musicassette’.
L’ALBUM
Pubblicato da Legacy Recordings / Sony Music, il progetto rappresenta il primo grande rilascio di Sony Music da quando ha acquisito il catalogo dei Pink Floyd. Disponibile in CD, vinile, digitale, Blu-Ray, DVD e in Dolby Atmos, l’album è stato remixato da Steven Wilson, mantenendo intatto lo spirito originale e l’estetica sonora sperimentale del gruppo. Il rilascio è stato accompagnato da eventi celebrativi in oltre 70 negozi di dischi italiani, tra cui l’Opening Night del 1° maggio e il “Pink Floyd Day” del 2 maggio, coinvolgendo fan di ogni età in tutto il Paese.
AL CINEMA
Ma non finisce qui: Pink Floyd at Pompeii è anche tornato al cinema, in una nuova versione restaurata in 4K e Dolby Atmos, distribuita in esclusiva da Nexo Studios nelle sale italiane e a livello globale da Trafalgar Releasing e Sony Music Vision, con alcune proiezioni anche in formato IMAX. Il film-concerto, diretto da Adrian Maben e prodotto da RM Productions, è stato oggetto di un lungo e meticoloso restauro a cura di Lana Topham, Direttrice del Restauro per i Pink Floyd. Il negativo originale in 35mm, ritrovato inaspettatamente dopo decenni, è stato scannerizzato fotogramma per fotogramma. Il risultato è un montaggio esteso da 90 minuti che include, oltre al concerto, immagini rare della band durante le sessioni di The Dark Side of the Moon agli Abbey Road Studios.
TRA LE ROVINE DI POMPEI
Ambientato tra le antiche rovine di Pompei, il film cattura i Pink Floyd in una performance cruda, potente, senza pubblico, in cui brani come Echoes, A Saucerful of Secrets, Set the Controls for the Heart of the Sun e One of These Days assumono un’aura quasi mistica grazie alla suggestiva cornice archeologica.
“Dal 1994 ho cercato le sfuggenti riprese originali di Pink Floyd at Pompeii, quindi il recente ritrovamento del negativo originale in 35mm del 1972 è stato un momento molto speciale – afferma Lana Topham – La nuova versione restaurata presenta il primo montaggio completo di 90 minuti, combinando i 60 minuti della performance con i segmenti documentaristici agli Abbey Road Studios filmati poco dopo”.
LA QUALITA’ SONORA
Il film presenta anche una qualità sonora eccezionale, con un nuovo mix teatrale e per l’intrattenimento domestico in 5.1 e Dolby Atmos realizzato da Steven Wilson, che ne esalta la profondità e la chiarezza, mantenendo l’autenticità e lo spirito dell’originale del 1972. L’obiettivo di Wilson era rimanere fedele al suono della band durante quelle torride giornate del 1971. “Penso che sia molto importante, perché simboleggia la transizione dei Pink Floyd da una band post-psichedelica, essenzialmente improntata all’improvvisazione, a una band di rock concettuale – ha dichiarato Steven Wilson – E questa transizione si vede nel film, perché stanno registrando The Dark Side of the Moon. Le cose diventano più strutturate, meno psichedeliche, meno improvvisate, ma le riprese dal vivo sono ancora molto libere e sperimentali. Quindi penso che documentare quella transizione sia qualcosa di quasi inedito nella storia di qualsiasi band”.