Vermiglio sbanca la 70esima edizione dei David di Donatello

Last Updated: 8 Maggio 2025By

CinemaNews

Vermiglio sbanca i David di Donatello con sette statuette (Miglior film, Migliore regia, Miglior sceneggiatura originale, Migliore autore della fotografia, Miglior suono, Miglior casting, Miglior produttore). Quella alla ‘Miglior Regia’ a Maura Delpero è la prima che viene tributata a una donna. Che salendo sul palco rivolge un pensiero speciale ai colleghi che hanno speso parole “per questioni come la ricerca del linguaggio, la dignità degli esseri umani, la parità di genere e per i bambini che stanno morendo vicino a noi”. Ma è proprio la notte delle donne quella che si è celebrata ieri sera a Cinecittà. Tante hanno ricevuto la prestigiosa statuetta.

ELIO GERMANO: “Un palestinese deve avere la stessa dignità di un israeliano”

Ma andiamo con ordine. Elio Germano è il miglior attore per Berlinguer-La grande ambizione. Che saluta così il premio: “Voglio ringraziare Andrea Segre e Marco Pettenello, che hanno scritto, non so come, questo film. Non so come abbiano fatto a mettere insieme tutto. Me ne sono reso conto quando ho cominciato a studiare: c’era tanto materiale, tante cose da raccontare sul nostro Paese. È una storia che non si conosce, che non si trova nei libri di scuola: la storia di tutte quelle donne e quegli uomini che hanno conquistato diritti democratici lottando con i loro corpi, con i loro volti, senza paura di niente e di nessuno. A loro dobbiamo molto. La nostra democrazia nasce da quelle battaglie: del movimento operaio, del movimento studentesco, del movimento femminista. E io voglio dedicare questo lavoro proprio a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora, e che continueranno a lottare per il raggiungimento di quella parità di dignità che è scritta nella nostra Costituzione. Nella nostra Costituzione, “parità di dignità” significa che tutte le persone devono essere considerate degne allo stesso modo: Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, e quindi poter accedere all’istruzione, alla sanità. Una donna deve avere la stessa dignità di un uomo. Una persona nera, la stessa dignità di una persona bianca. Un cittadino italiano, la stessa dignità di uno straniero.E permettetemi di dire: Un palestinese deve avere la stessa dignità di un israeliano”.

Miglior attrice è Tecla Insolia miglior attrice per ‘L’arte della gioia’. Per il medesimo film Valeria Bruni Tedeschi riceve il Donatello come Migliore attrice non protagonista, e Valeria Golino, che del film è la regista, viene premiata insieme agli altri sceneggiatori della serie per la miglior sceneggiatura non originale. Il Miglior attore non protagonista è Francesco di Leva per ‘Familia’. Margherita Vicario con ‘Gloria!’ conquista il David per il Miglior film d’esordio, per la Miglior canzone originale – ‘Aria’ –  per per il Miglior Compositore. A mani vuote Parthenope di Paolo Sorrentino (che non era presente alla cerimonia).

FRANCESCA MANNOCCHI: “Dedico il premio ai 20.000 bambini della Striscia di Gaza e a tutti quelli che continuano a morire”

A Francesca Mannocchi la statuetta per il Miglior documentario. “Condivido questo premio, innanzitutto, con Daniela Mustica, che ha pensato, scritto e ragionato ciò che io ho visto, e a cui devo molto. Con Daniela ho un debito di riconoscenza, perché ha saputo interpretare quello che io ho osservato e ha montato questo film. Ringrazio Fandango, con Domenico Procacci, Eleonora Savi, Andrea Salerno, e La7, la rete che mi ha dato la possibilità di raccontare ciò che ho visto. Lo dedico alle donne che mi hanno cresciuta, alla mia famiglia di sangue e alla mia famiglia d’anima, senza le quali non sarei qui. A mio figlio Pietro, che ha sopportato le mie lunghe assenze. A tutte le persone che mi hanno consegnato la cosa più preziosa che avevano: il loro dolore, il loro lutto, la loro perdita. Lo dedico al mondo che ho raccontato, che mi ha insegnato che bisogna restare arrabbiati e vivi di fronte al dolore degli altri; alle resistenze di chi sopravvive, perché è più faticoso sopravvivere che morire in guerra. Ai 20.000 bambini della Striscia di Gaza, e a tutti quelli che continuano a morire mentre noi siamo qui, a festeggiare questo premio.”

TUTTI I PREMI

Miglior film: ‘Vermiglio’ di Maura Delpero

Miglior regia: Maura Delpero con ‘Vermiglio’

Miglior esordio alla regia: ‘Gloria!’ di Margherita Vicario

Miglior attrice protagonista: Tecla Insolia per ‘L’arte della gioia’

Miglior attore protagonista: Elio Germano per ‘Berlinguer- La grande ambizione’

Miglior attrice non protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per ‘L’arte della gioia’

Miglior attore non protagonista: Francesco Di Leva per ‘Familia’

Miglior sceneggiatura originale: Maura Delpero per ‘Vermiglio’

Miglior sceneggiatura non originale: ‘L’arte della gioia’, sceneggiatura di Valeria Golino, Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo

Migliore autore della fotografia: Mikhail Krichman per ‘Vermiglio’

Miglior canzone originale: ‘Aria!’; musica e testi di Margherita Vicario, Davide Pavanello, Edwyn Clark Roberts, Andrea Bonomo, Gianluigi Fazio, interpretazione di Margherita Vicario per ‘Gloria!’

Miglior compositore: Margherita Vicario e Davide Pavanello per ‘Gloria!’

Miglior scenografia: ‘Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta’, scenografia di Tonino Zera e arredamento di Maria Grazia Schirripa e Carlotta Desmann

Migliori costumi: Massimo Cantini Parrini per ‘Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta’

Miglior trucco: trucco di Alessandra Vita, trucco prostetico/special make-up di Valentina Visintin per ‘per ‘Le déluge – Gli ultimi giorni
di Maria Antonietta’

Miglior acconciatura: Aldo Signoretti e Domingo Santoro per ‘Le déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta’

Miglior montaggio: Jacopo Quadri per ‘Berlinguer – La grande ambizione’

Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini: ‘Lirica Ucraina’ di Francesca Mannocchi

Miglior cortometraggio: ‘Domenica Sera’ di Matteo Tortone

Migliori effetti visivi vfx: il supervisore Victor Perez per ‘Napoli – New York’

Miglior suono: Vermiglio; Presa diretta Dana Farzanehpour; Montaggio del suono Hervé Guyader Creazione suoni Hervé Guyader; Mix Emmanuel De Boissieu

Miglior casting: Stefania Rodà, Maurilio Mangano per ‘Vermiglio’

Miglior produttore: ‘Vermiglio’, produzione Francesca Andreoli, Leonardo Guerra Seragnoli, Santiago Fondevila Sancet, Maura Delpero per Cinedora, con Rai Cinema, in collaborazione con Charades (coproduzione con la Francia), Versus (co-produzione con il Belgio)

David giovani: ‘Napoli – New York’ di Gabriele Salvatores

David dello spettatore: ‘Diamanti’ di Ferzan Ozpetek

David internazionale: ‘Anora’ di Sean Baker

David alla carriera: Pupi Avati

Davide speciale: Timothée Chalamet

David speciale: Ornella Muti

Premio Speciale Cinecittà David 70: Giuseppe Tornatore

Condividi questo Articolo