Le ‘Storie invisibili’ del Banco del Mutuo Soccorso

Last Updated: 27 Febbraio 2025By Tags: ,

Musica

Anticipato dal singolo ‘Il Mietitore’, esce domani ‘Storie Invisibili’, il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso (etichetta The Saifam Group). La band  torna con un lavoro che è l’ideale completamento di una trilogia dedicata all’esistenza umana dopo ‘Transiberiana’ (2019) e ‘Orlando: le forme dell’amore’ (2022).

‘STORIE INVISIBILI’

‘Storie invisibili’ è il racconto di dodici storie individuali di personaggi comuni ma che rappresentano tutti noi e che costituiscono la storia vera dell’umanità. Donne e uomini reali, fotografati in momenti delle loro vite, nelle loro vicende personali, o all’interno di periodi storici del genere umano. Dodici storie attraverso le quali poter parlare di tutti noi, spesso alludendo ai grandi temi dei nostri tempi.

LA TRILOGIA

L’idea di scrivere una trilogia dedicata all’esistenza umana nasce nel 2015. Un anno molto duro per il Banco del Mutuo Soccorso, con la scomparsa di Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese. Inoltre l’emorragia cerebrale che colpisce Vittorio Nocenzi. Ma la storia del gruppo è destinata a rinnovarsi e a ripartire, con la voglia di progettare qualcosa di mai fatto prima. Un racconto molto più ampio del solito, tre album collegati uno all’altro in modo da formare un quadro unico.

L’ALBUM

L’album racconta di avvenimenti di persone dei nostri giorni che si alternato ad altri personaggi vissuti in momenti precisi della storia. Come in ‘L’ultimo moro dell’Alhambra’, storia di un uomo mussulmano che non capisce perché viene cacciato dalla sua terra natale in Spagna. O inSarà Ottobre’, il racconto di due ragazzi che avevano creduto agli ideali della rivoluzione bolscevica. Che si aspettavano la realizzazione di una maggiore giustizia sociale e che invece si scontrarono con un nuovo potere, anch’esso gestito da una oligarchia violenta.

Nell’album si fa spesso riferimento a fatti della contemporaneità, come accade con ‘Studenti’dove i protagonisti sono i ragazzi che oggi stanno tornando ad occupare le Università in tutta Europa, esprimendo disagio e sfiducia sempre crescenti. O con il brano ‘La casa blu’ che racconta di un ucraino sotto i bombardamenti di una guerra fratricida e sanguinaria come non ci saremmo aspettati di vedere mai più. Oppure con ‘Il Mietitore’ che vuole celebrare l’importanza del lavoro degli agricoltori, di quel ‘popolo dei trattori’ costretti ancora oggi a difendere il proprio lavoro.

VITTORIO NOCENZI

Oggi siamo soffocati da una comunicazione costantemente tragica e drammatica”, racconta Vittorio Nocenzi. “Sembra non esserci più spazio per esperienze spirituali. Tutto è trasferito sul piano dell’interesse e del calcolo economico, dimenticando però che la parte più importante di noi è quella chiamata ‘anima’. L’insieme cioè dei nostri desideri, dei nostri sogni e speranze. Io sento che la gente chiede di nuovo idee, sentimenti, prospettive a misura d’uomo. Viviamo in un mondo sempre più complicato, dove però dobbiamo trovare un posto anche per la parte più importante della nostra vita, i nostri ideali”.

POESIA E MUSICA

La poesia e la musica possono, preferirei dire devono, anche condannare quello che non si condivide”, prosegue. “Sicuramente questo non cambierà la realtà delle cose, ma può far circolare un’idea diversa da quelle programmate e diffuse dal sistema globale. E non credo che questo sia inutile, anzi io credo il contrario, perché è arrivato il momento di risvegliare le nostre coscienze. Di ridare fiato a valori diversi dal materialismo consumista e miope che ci sta avvelenando l’esistenza. Io posso, con il mio lavoro, dare un contributo per spingere gli altri ad usare maggiore lucidità. O magari convincerli a vedere le dinamiche del nostro tempo ‘fuori dal coro’.

“Questo perché ho sempre creduto nella necessità di punti di osservazione diversi fra loro, per cercare di avvicinarci alla verità delle cose. Ed allora ecco la voglia di progettare, come musicista, qualcosa che non avevo mai fatto prima. Un racconto molto più ampio del solito, addirittura una ‘trilogia’. Tre album collegati uno all’altro, in modo da formare un quadro ispirativo unico ma articolato in tre parti ben distinte”. Disine, conlude “ma allo stesso tempo fortemente connesse fra loro”.

LA TRACKLIST

Questi i titoli dei dodici brani di ‘Storie Invisibili’: ‘Studenti’. ‘Il mietitore’. ‘Il pittore’. ‘Non sono pazzo’. ‘L’ultimo moro dell’Alhambra’. ‘Senza nuvole’. ‘La casa blu’. ‘Sarà ottobre’. ‘Cena di Natale’. ‘Spiegami il cielo’. ‘Solo meraviglia’. ‘Capo Horn’.

IL BANCO DEL MUTUO SOCCORSO

Tony D’Alessio (voce solista). Vittorio Nocenzi (organo, sintetizzatore e voce). Michelangelo Nocenzi (pianoforte e tastiere). Filippo Marcheggiani (chitarra elettrica, chitarra acustica e voce). Marco Capozi (basso elettrico). Dario Esposito (batteria).

IL TOUR

L’album sarà presentato al pubblico con due meet&greet. Il 6 marzo a Milano (ore 18,30 presso Dischivolanti, Ripa di Porta Ticinese 47) e l’11 marzo a Roma (ore 18 presso Discoteca Laziale, Via Giolitti 263). Il Banco sarà anche in tour:

7 marzo a Milano, Teatro Dal Verme
15 marzo Trento, Auditorium Santa Chiara
22 marzo Alessandria, Teatro Alessandrino
24 marzo Seriate – Bergamo, Teatro Gavazzeni
28 marzo Busto Arsizio (Varese), Teatro Sociale
29 marzo Varese, Teatro di Varese
4 aprile Rezzato (Brescia), Cineteatro Lolek
5 aprile Conegliano (Treviso), Teatro Accademia
12 aprile Piacenza, Teatro Politeama
5 maggio Catania, Teatro ABC
6 maggio Palermo, Teatro Al Massimo
7 maggio Agrigento, Palacongressi.

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