Paura di Me: il primo inedito di IAMOLLIE con il papà, Paolo Kessisoglu, debutta a Sanremo
‘Paura di Me’ verrà presentata per la prima volta questa sera alla serata dei duetti della 75esima edizione del Festival di Sanremo. Il brano, disponibile da oggi 14 febbraio su tutte le piattaforme digitali, segna il debutto di IAMOLLIE (Lunita Kessisoglu) in collaborazione con suo padre, Paolo Kessisoglu. Prodotto da Canova e pubblicato da Sony Music Italy (Columbia Records Italy), il singolo affronta il tema della comunicazione tra genitori e figli.
DIALOGHI DIFFICILI E BISOGNO DI COMUNICARE
Scritto da Paolo Kessisoglu, Lunita Kessisoglu, Michele Canova Iorfida, Vincenzo Colella, Leonardo Zaccaria e Simone Sacchi, “Paura di Me” rappresenta un dialogo tra un padre e una figlia, mettendo in evidenza le difficoltà di comprensione reciproca e la necessità di comunicare le proprie emozioni.
PERCHE’ LA CHIAVE DI TUTTO E’ ESSERCI
Il testo esprime il senso di inadeguatezza spesso provato dai genitori nel tentativo di supportare i propri figli nei momenti difficili e la sfida, per i ragazzi, di spiegare le proprie sofferenze. La canzone sottolinea l’importanza della vicinanza e della presenza silenziosa, rappresentata dal verso “rimanere qui con te, sdraiato fuori dalla tua porta a fare il buttafuori dei tuoi incubi”. Perché la chiave di tutto è esserci.
PADRE E FIGLIA
Paolo Kessisoglu evidenzia come la pandemia abbia aggravato una situazione di disagio giovanile già presente da tempo: “La salute mentale degli adolescenti è una questione fondamentale. Finché ognuno non farà la sua parte, pensando che non lo riguardi, non si riuscirà a fare la giusta prevenzione”. “Quando un adolescente sta male – dice Lunita – è essenziale che non si senta giudicato. È fondamentale che tutta la famiglia si metta in discussione per cercare di aiutarsi a vicenda”.
POI NE USCIAMO’
All’interno del brano si ripete più volte la frase ‘Poi ne usciamo’, ribadendo il desiderio di trovare un punto d’incontro e la volontà di superare insieme le difficoltà. Con questa canzone, IAMOLLIE e Paolo Kessisoglu propongono una riflessione sulla fragilità, la comprensione e il sostegno reciproco all’interno della famiglia.