Patti Smith celebra i cinquant’anni di ‘Horses’ con un tour, a Bergamo l’unica tappa in Italia

Last Updated: 11 Febbraio 2025By Tags:

Musica

Il ritorno in Italia della ‘sacerdotessa’ del rock. A cinquant’anni dall’uscita di ‘Horses’, Patti Smith ne celebra la longevità con una serie di concerti in tutto il mondo con il  tour ‘Horses 50th anniversary’ che toccherà anche l’Italia per una sola data il 10 ottobre a Bergamo, ChorusLife Arena.

‘HORSES 50TH ANNIVERSARY’

Un concerto unico in cui sarà eseguito l’album nella sua interezza, con la presenza di Lenny Kaye e Jay Dee Daugherty, due membri del gruppo originale. Con loro il tastierista e bassista Tony Shanahan, collaboratore da trent’anni di Patti Smith, e il chitarrista Jackson Smith, figlio di Patti.

IL TOUR

I concerti-evento faranno tappa in otto città europee (Dublino, Madrid, Bergamo, Londra, Bruxelles, Oslo e Parigi) e nove città negli Stati Uniti (Seattle, Oakland, San Francisco, Los Angeles, Chicago, New York, Boston, Washington D.C. e Philadelphia).

PATTI SMITH

Nell’autunno del 1975, Patti Smith riunì la sua band agli Electric Lady Studios di New York per registrare il suo album di debutto, ‘Horses’. Pubblicato il 10 novembre da Arista Records, è diventato un’opera seminale e un punto di riferimento, mantenendo ancora oggi una straordinaria rilevanza per generazioni di musicisti e artisti. Il manifesto sonoro di ‘Horses’ era chiaro: “Il rock a tre accordi fuso con il potere della parola”. Poetessa e artista visiva, Patti aveva iniziato due anni prima a improvvisare il suo inconfondibile mix di canzoni e immagini visionarie. Gli inizi la vedono esibirsi sui palchi dei cabaret e nei piccoli club, affiancata dal chitarrista Lenny Kaye e dal pianista Richard Sohl.

Le sue performance dal vivo le permisero di affinare i brani, conquistando un pubblico sempre più vasto nell’underground di Manhattan. Nell’inverno del 1975 iniziò una residency di sette settimane al CBGB. La sua band si era ampliata con il chitarrista Ivan Kral e il batterista Jay Dee Daugherty. Proprio in quel periodo, Patti firmò un contratto con Clive Davis, presidente della Arista Records. Fu scelto John Cale come produttore dell’album che venne pubblicato il 10 novembre, una data simbolica. Era l’anniversario della morte di uno dei maggiori riferimenti artistici di Patti, il poeta Arthur Rimbaud.

‘HORSES’

‘Horses’ rappresentava un ritorno agli istinti primordiali del rock. Con l’intento di risvegliare lo spirito e la promessa della musica in un periodo in cui sembrava che quella vitalità fosse sul punto di perdersi. Il disco prende forma sulla base di composizioni in cui i paesaggi sonori del free jazz si fondono con ritmi propulsivi e testi incantatori. Altri brani, invece, offrivano una visione idealistica del mondo e allo stesso tempo romantica.
‘Horses’ ha gettato le basi per l’ondata punk, anche se Patti e la sua band hanno sempre cercato di sfuggire a qualsiasi etichetta. La fotografia di Robert Mapplethorpe sulla copertina dell’album, che ritrae Patti con la giacca gettata sulla spalla, catturava perfettamente quel momento di trasformazione.
Credit Photo: Robert Mapplethorpe

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