Carlo Conti: “Nessuna pressione politica dietro assenza di monologhi a Sanremo”
Nessuna pressione politica dietro l’assenza di monologhi a Sanremo. Piuttosto la volontà di offrire delle testimonianze di vita diverse, attraverso il canto soprattutto. In quest’ottica si inserisce, ad esempio, la presenza sul palco di Paolo Kessisoglu e della figlia che per raccontare le difficoltà dei giovani che si chiudono nelle loro stanze e lasciano fuori il mondo canteranno una canzone. Lo spiega in occasione della prima conferenza stampa il conduttore e direttore artistico della 75esima edizione del Festival di Sanremo, Carlo Conti.
“NESSUNA PRESSIONE, NIENTE DI NIENTE”
“Non ho avuto nessun tipo di pressione, di indicazione, niente. Anzi, ringrazio l’azienda che si è fidata di me. Conosce il mio modo di lavorare: non cerco polemiche, ma cerco sempre di fare le cose con grande rispetto per il pubblico” dichiara il conduttore.
RISPETTO DEI TEMPI
Conti ribadisce la volontà di rispettare i tempi televisivi, evitando monologhi troppo lunghi. “Voglio finire abbastanza presto, ho una pubblicità obbligatoria dopo l’una e qualcosa. Con 29 cantanti in gara, inevitabilmente le serate si allungheranno, ma cercherò di mantenere un equilibrio.” Secondo il presentatore, a volte una sola parola o una testimonianza breve possono avere più impatto di un lungo discorso.
EDOARDO BOVE, PAOLO KESSISOGLU E LA FIGLIA
A conferma di questo principio, Conti anticipa alcuni momenti significativi del Festival. Tra gli ospiti ci sarà Edoardo Bove, il giovane calciatore che ha dovuto affrontare un grave problema di salute. “Racconterà come sta vivendo questo momento difficile, che ha messo in pausa la sua carriera e i suoi sogni. Un esempio per i ragazzi.” Di Paolo Kessisoglu e della figlia abbiamo detto. “Credo che queste testimonianze siano più forti di qualsiasi discorso lungo e complesso”, sottolinea Conti.
POLITICA FUORI
Tornando all’influenza della politica, “la politica non c’entra nulla, il nostro obiettivo è dare spazio alla musica e all’intrattenimento. Voglio che le 30, anzi 31, canzoni in gara (inclusa quella di Emis Killa e la sigla di Caprio Ponte) possano essere trasmesse in radio già da domani e che qualcuna di esse resti nel tempo.”