L’Assaggiatrice di Hitler al Carcano

MilanoTeatro

Dal 20 al 23 febbraio 2025 andrà in scena al teatro Carcano di Milano L’Assaggiatrice di Hitler, una potente trasposizione teatrale del romanzo Le assaggiatrici di Rosella Postorino, vincitore del Premio Campiello 2018 e del Prix Jean-Monnet 2019. Lo spettacolo, diretto da Sandro Mabellini, con la drammaturgia di Gianfranco Pedullà e della stessa Postorino, vede protagoniste Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani, accompagnate dalle musiche originali di Francesco Giorgi e dalla fisarmonica e voce di Marlene Fuochi.

UNA STORIA DI SOPRAVVIVENZA E COMPROMESSO

Il racconto ruota attorno alla figura di Rosa Sauer, un personaggio di finzione ispirato alla vera storia di Margot Wölk, una delle donne costrette ad assaggiare il cibo destinato a Hitler per scongiurare il rischio di avvelenamento. Il nazismo diventa così il simbolo di una violenza che si insinua nelle vite comuni, costringendo le persone a scelte impossibili tra il desiderio di vivere e il rischio di collusione con il Male.

I LINGUAGGI SCENICI

La messa in scena è concepita come un viaggio evocativo in cui le due attrici interpretano tutti i personaggi, suggerendone la presenza piuttosto che rappresentandoli in modo realistico. Lo spettacolo fonde diversi linguaggi scenici – dal suono alla luce, dalla parola alla musica dal vivo – creando una sorta di “film in assenza di cinema”, dove lo spettatore è chiamato a riempire con l’immaginazione ciò che non viene mostrato.

L’Assaggiatrice di Hitler al Carcano

SINOSSI

La storia comincia nell’inverno del ’43, quando la ventiseienne Rosa – rimasta sola dopo che il marito Gregor è partito per il fronte russo – si rifugia dai suoceri a Gross Partsch, un villaggio di campagna della Prussia orientale, per sfuggire alle bombe sganciate su Berlino. Il paese si trova in prossimità di quella che veniva chiamata Wolfsschanze, “Tana Del Lupo”, quartier generale di Hitler nascosto e mimetizzato nella foresta. Su segnalazione delle autorità locali, insieme ad altre nove giovani donne, Rosa viene forzosamente reclutata e stipendiata per assaggiare tre pasti al giorno e sventare così – a rischio della propria vita – un eventuale tentativo di avvelenamento del Führer.

Tra le assaggiatrici si intrecciano rapporti di amicizia e rivalità, fino a quando, nella primavera del ’44, non arriva in caserma un nuovo comandante, Albert Ziegler, che instaura un clima di terrore. Inaspettatamente tra lui e Rosa nasce una complicità ambigua, una relazione erotica, o forse sentimentale, che è soprattutto una primordiale forma di resistenza alla deumanizzazione che il nazismo infligge, non solo alle assaggiatrici-cavie, ma anche ai funzionari delle SS, loro carnefici.

“Da tempo mi trovavo in posti in cui non volevo stare, e accondiscendevo e non mi ribellavo; continuavo a sopravvivere ogni volta che qualcuno mi veniva portato via. La capacità di adattamento è la maggiore risorsa dell’essere umano, ma più mi adattavo e meno mi sentivo umana”, dice Rosa.

INFO

Uno spettacolo di Sandro Mabellini
drammaturgia Gianfranco Pedullà, Rosella Postorino
con Silvia Gallerano, Alessia Giangiuliani
fisarmonica e voce Marlene Fuochi
musiche originali Francesco Giorgi
light designer Gianni Pollini
sound designer Jacopo Cerolini
scenografia Giovanna Mastantuoni
costumi Veronica Di Pietrantonio
produzione Teatro popolare d’arte

SPETTACOLI

20-21 febbraio h. 19:30 / 22 febbraio h. 20:30 / 23 febbraio h. 16:30

BIGLIETTI

Poltronissima Euro 38,00 / ridotto Euro 27,00
Poltrona / Balconata Euro 30,00 / ridotto Euro 24,50

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