Adolescenti: il 37,9% ha subito atti di cyberbullismo, il 41,2% ha vissuto interazioni sessuali indesiderate online

Cultura

In occasione della Giornata Nazionale contro il Bullismo e il Cyberbullismo del 7 febbraio, l’Associazione Social Warning – Movimento Etico Digitale ha presentato i risultati allarmanti di un’indagine su oltre 2.000 adolescenti. Il 37,9% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver subito episodi di cyberbullismo, mentre il 41,2% ha vissuto esperienze online di contenuto sessuale non richiesto, con gravi ripercussioni psicologiche. Il dato mette in luce l’urgenza di interventi educativi digitali per tutelare i giovani. Lo studio, condotto dall’Osservatorio Scientifico sull’Educazione Digitale, ha coinvolto oltre 20.000 studenti e 7.000 genitori, confermando quanto il mondo digitale sia diventato un luogo sempre più pericoloso per i giovani, con effetti devastanti sulla loro salute mentale.

Rischi e impatti emotivi

Le testimonianze raccolte evidenziano i profondi disagi vissuti dai ragazzi. “Mi sono sentita minacciata di morte su un social,” ha raccontato un’adolescente, mentre un altro ha raccontato di aver ricevuto foto di nudo non richieste. Episodi che vanno dal cyberbullismo tradizionale alla diffusione di contenuti sessuali non consensuali sono diventati sempre più comuni, alimentando la sofferenza emotiva dei giovani. Le violenze psicologiche, come il gaslighting, aumentano la sensazione di impotenza, alimentando il disagio e la paura. Le conseguenze sono devastanti: il 35% dei ragazzi ha sviluppato ansia persistente, mentre il 28% ha subito un impatto negativo in termini di insicurezza e paura, tanto da allontanarsi da internet per periodi prolungati. Solo il 7% ha trovato un supporto adeguato per affrontare questi traumi.

Educazione digitale: urgente un intervento mirato

Gregorio Ceccone, referente dell’Osservatorio Scientifico di Movimento Etico Digitale, sottolinea l’importanza di affrontare il fenomeno con un’educazione digitale consapevole: “È urgente creare spazi di confronto nelle scuole e nelle famiglie per permettere ai giovani di non sentirsi soli nell’affrontare le difficoltà digitali. Il digitale deve trasformarsi da rischio a risorsa.”

Gregorio Ceccone

Dipendenza digitale 

La ricerca ha anche evidenziato un’altra problematica emergente: la dipendenza digitale. Il 31,7% dei ragazzi trascorre fino a 5 ore al giorno online, e oltre il 70% riconosce di avere una dipendenza lieve o moderata. Tuttavia, l’83,6% dei ragazzi ha espresso il desiderio di provare un fine settimana senza connessione, segnalando un forte bisogno di equilibrio tra vita online e offline.

Le 5 Strategie di Social Warning per genitori e scuole

In risposta a queste problematiche, Social Warning propone 5 strategie pratiche per proteggere i giovani:

Imposta la privacy insieme a loro: Configura le impostazioni di privacy sui social per limitare l’accesso a persone fidate.
Insegna a bloccare e segnalare: Mostra ai ragazzi come bloccare utenti indesiderati e segnalare contenuti inappropriati.
Definisci regole chiare insieme: Coinvolgi i figli nel processo decisionale riguardante l’uso dei dispositivi.
Mostra interesse per il loro mondo digitale: Partecipa alle loro attività online, creando spazi di dialogo su rischi e opportunità.

Dialoga su affettività e rispetto: Affronta temi come sessualità, affettività e consenso per garantire il rispetto reciproco.

Un impegno collettivo 

Davide Dal Maso, presidente di Social Warning, evidenzia l’importanza di una collaborazione tra istituzioni, scuole e famiglie per combattere i rischi digitali. La proposta di legge sulla Giornata Nazionale della Cittadinanza Digitale, recentemente approvata in Senato, è un passo fondamentale per educare giovani e adulti alla consapevolezza digitale, creando un ponte tra generazioni e contrastando il cyberbullismo e le interazioni sessuali indesiderate.

 

 

Condividi questo Articolo