Auschwitz, 80 anni dalla liberazione: Milano celebra il Giorno della Memoria con un ricco programma di eventi
Il prossimo 27 gennaio ricorre l’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, simbolo del genocidio di milioni di persone vittime della macchina di sterminio nazifascista. Dal 2000 in Italia, e dal 2005 in tutto il mondo con una risoluzione delle Nazioni Unite, il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo dell’Olocausto e delle atrocità che lo hanno caratterizzato. Anche Milano si unisce a questo momento di riflessione collettiva, proponendo un ricco calendario di eventi per mantenere viva la memoria storica e onorare tutte le vittime.
LA POSA DELLE PIETRE DI INCIAMPO
Evento centrale del programma di iniziative sarà la cerimonia di posa delle pietre di inciampo, i piccoli quadrati di pietra ricoperti di ottone posti davanti alle case di chi, uomo, donna, bambino o anziano fu arrestato, deportato e ucciso perché ebreo o oppositore politico. Dalla posa della prima pietra nel 2017 dedicata ad Alberto Segre, padre della senatrice Liliana sopravvissuta ad Auschwitz, diventeranno 224 le pietre posate complessivamente a Milano. L’iniziativa, parte del progetto Milano è Memoria, è promossa e gestita dal Comitato Pietre di inciampo di Milano, a cui partecipano numerose associazioni di ebrei ed ex deportati politici.
ANCHE IL PICCOLO ALFREDINO WINTER
Le prime nuove pietre saranno posate davanti alle abitazioni di 14 persone: gli antifascisti Carlo Ciocca, Paolo Volpi e Luigi Negroni, militanti della cellula comunista clandestina dello Stadera (via Palmieri 18 e 22); il piccolo Alfredo Winter con la madre Meta Marie Kuh e la nonna Karoline Meyer (via San Felice 2), ebrei tedeschi che avevano cercato rifugio a Milano prima che le leggi razziali promulgate dal regime fascista li condannassero anche in Italia.
Domani saranno ricordati anche Aldo Levi (via Donatello 26/a) con la moglie Elena Viterbo e i figli Italo ed Emilia Amalia di appena 5 anni, la bambina del treno della morte citata da Primo Levi in “Se questo è un uomo”. Il papà Aldo è un ingegnere, capo dei servizi elettrici del Comune di Milano. Dopo il censimento degli ebrei viene identificato ed espulso. Non può più lavorare. Con la famiglia cerca un primo appoggio a Lodi per fuggire in Svizzera ma a Como sono arrestati tutti e deportati ad Auschwitz. Altre due pietre saranno posate in memoria di Francesco Besso (via Sant’Antonio 1), uno dei tanti soldati che dopo l’Armistizio rifiutarono di unirsi alle milizie della Repubblica di Salò e Renato Levi (via Fatebenefratelli 12), proprietario di un negozio di musica a Brera e fondatore del primo jazz club di Milano. Un’ultima pietra sarà posta per ricordare Adriano Poliaghi (via Zumbini 39), morto a soli 22 a Mauthausen. Giovane elettricista appartenente al gruppo socialista clandestino, partecipò alle attività di propaganda con lancio di manifestini e distribuzione di giornali. Tra i più attivi durante il grande sciopero del marzo 1944 fu arrestato per aver sabotato con alcuni compagni un tratto della linea tranviaria.
LA POSA DEL 13 MARZO
Altre 12 pietre di inciampo saranno posate il 13 marzo, anniversario dei grandi scioperi antifascisti del 1944, per ricordare: Angelo Barbaglia (via Caccialepori 4), Giovanni Bergamaschi (via Sidney Sonnino 2), Luigi Bertacchi (via Lodovico il Moro 81), Ezio Bortolotti (via Gadames 119), Luigi Del Monte, Giuseppe Levi e Samuele Levi (via Ariosto 3), Maria Fontanin Fillinich (via del Caravaggio 2), Otello Ghirardelli (via Raffaello Sanzio 4), Sergio Tornaghi (via Coni Zugna 17), Alice Ventura Battaglia (via Gallarate 41) e Danilo Veronesi (via Pedroni 9).
ALICE, BUONA E CORAGGIOSA
Tra le persone ricordate c’è Alice, una donna buona e coraggiosa. Viene arrestata e deportata per aver donato la propria tessera annonaria per il cibo ad una giovane incinta ma moglie di un partigiano. Lui come tanti combatte in Piemonte nelle Brigate Moscatelli. Catturato dai fascisti viene impiccato. Nelle tasche gli trovano la lettera della moglie con il racconto della donna che l’aveva aiutata dandole la sua tessera annonaria per poter mangiare. Non ha scritto chi è ma qualcuno al quartiere Gallaratese fa il nome di Alice. La polizia fascista e le SS, che hanno rastrellato il quartiere casa dopo casa, la trovano e l’arrestano. Alice è così deportata ad Auschwitz e muore da prigioniera politica.
LA GEOMAPPA DELLA POPOLAZIONE EBRAICA A MILANO NEL 1938
In occasione del Giorno della Memoria, il Comune di Milano renderà pubblica la geomappa della popolazione ebraica censita a Milano nel 1938, sulla base della documentazione contenuta nel Fondo Israeliti conservato presso la Cittadella degli Archivi. La mappa sarà consultabile QUI a partire dalle ore 9 del 27 gennaio fino alle ore 9 del giorno successivo, martedì 28. Il censimento degli ebrei fu effettuato dal Comune su richiesta della Prefettura a partire dall’agosto 1938 in vista dell’emanazione delle leggi razziali fasciste. Con telegramma dell’11 agosto il Ministero degli Interni disponeva la rilevazione dei cittadini “di razza ebraica”, italiani e stranieri, residenti e/o presenti sul territorio milanese da quella data. Alla vigilia del censimento si stimavano, a seconda delle fonti, 6.200 residenti secondo i dati dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane e oltre 10mila residenti ebrei secondo il Ministero dell’Interno. Furono censiti 10.596 nominativi: sulla geomappa è possibile effettuare una ricerca per nome e indirizzo, con una breve scheda biografica collocata accanto a ogni indirizzo. I nomi privi di informazioni certe sono posizionati d’ufficio nel centro della città, in piazza Duomo.
IL VIAGGIO A MAUTHAUSEN
In programma anche quest’anno il viaggio a Mauthausen a cui parteciperanno nove scuole, una per ogni municipio, e un Centro di aggregazione giovanile. Il viaggio si svolgerà dal 9 al 12 maggio. Ognuna sarà presente con quattro studenti o studentesse e un responsabile. Il percorso di preparazione inizierà il 4 febbraio con un primo incontro in sala Alessi, un passaggio di consegne dagli studenti partiti l’anno scorso agli studenti che partiranno quest’anno, ottanta anni dopo l’apertura dei cancelli dei campi di concentramento. Per Mauthausen la liberazione accadde il 5 maggio e proprio nella domenica successiva a questa data avverrà la cerimonia in ricordo di quello storico giorno.
IL PALINSESTO
Il palinsesto di iniziative per il Giorno della Memoria è realizzato ogni anno grazie alla collaborazione con il Comune e i 9 Municipi di enti, associazioni e realtà attive a Milano tra cui Anpi, Aned, Figli della Shoah, Gariwo (Giardino dei Giusti), Sea, Fondazione Memoriale Shoah Milano, Comitato Pietre di Inciampo, Conservatorio di Milano. Gli eventi hanno avuto inizio qualche giorno fa con i primi appuntamenti tra cui il consueto concerto organizzato dall’ANPI Milano nel Ridotto dei Palchi ‘Arturo Toscanini’ al Teatro alla Scala. Il programma comprende numerosi eventi alcuni dei quali organizzati dai Municipi ed è consultabile sulla pagina dedicata di Milano è Memoria sul sito del Comune di Milano qui.