E’ morto Luca Beatrice, presidente della Quadriennale di Roma
Il mondo dell’arte italiana è in lutto per la scomparsa di Luca Beatrice, critico d’arte, curatore e presidente della Quadriennale di Roma. Beatrice è deceduto all’età di 63 anni all’ospedale Molinette di Torino, dove era stato ricoverato in gravi condizioni a seguito di un malore improvviso. Nato a Torino il 4 aprile 1961, Luca Beatrice si era laureato in Storia del cinema presso l’Università degli Studi di Torino e aveva conseguito la specializzazione in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Siena. Nel corso della sua carriera, ha curato importanti mostre d’arte contemporanea, tra cui esposizioni su Andy Warhol e Jackson Pollock. Nel 2009, ha curato il Padiglione Italia alla 53esima Biennale d’arte di Venezia. Oltre all’attività curatoriale, Beatrice ha insegnato allo IULM di Milano e all’Accademia di Brera. Dal 2010 al 2018, è stato presidente del Circolo dei Lettori di Torino. Nel febbraio 2024, ha assunto la presidenza della Quadriennale di Roma, promuovendo l’arte italiana contemporanea attraverso l’organizzazione di un’edizione visionaria e pluralistica della manifestazione. Luca Beatrice lascia la moglie e quattro figli.
IL CORDOGLIO DELLA QUADRIENNALE
“Profondo cordoglio” è stato espresso dal cda dal collegio dei Revisori dei conti, dal direttore generale e dai dipendenti e collaboratori della Fondazione La Quadriennale di Roma e “sono vicini alla moglie Elisa, ai figli Giovanni, Niccolò, Stella, Giulia nel loro grande dolore”. Luca Beatrice, docente, critico d’arte, giornalista, curatore, scrittore, era stato nominato presidente della Fondazione dal ministro della Cultura il 7 febbraio 2024. “In questi mesi, con il Consiglio di Amministrazione – composto da Giancarlo Abete, Katia Gruppioni, Clara Tosi Pamphili, Lorenzo Zichichi – Luca Beatrice – si legge in una nota della Quadriennale – ha dato un forte impulso all’attività dell’Istituzione per la promozione dell’arte italiana contemporanea, attraverso il varo di un’edizione visionaria e pluralistica della Quadriennale d’arte”.