La nuova “primavera” di Luca Carboni: dopo la solitudine e il silenzio sulla malattia, riapre la porta alla vita
Luca Carboni è uscito allo scoperto e ha (finalmente) rotto il silenzio. Il cantautore bolognese, dopo due anni di completa lontananza dai riflettori, qualche giorno fa ha deciso di aprirsi e condividere il momento difficile che ha attraversato durante il lungo periodo di improvviso distacco dal suo pubblico. Luca si è raccontato durante una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera dichiarando di aver sofferto di un importante tumore al polmone, diagnosticato nel marzo del 2022.
“È stato uno shock – ha detto – in pochi minuti, tutto è cambiato. Ho pensato alla morte, per la prima volta, come a una possibilità concreta. Mi sono messo da parte, ho staccato ogni contatto con i social, mi sono concentrato su quello che mi stava succedendo. Mi è dispiaciuto non spiegare la ragione del mio sparire, del mio recidere ogni rapporto con l’esterno”.
Parole forti sulla sua malattia, su come l’ha affrontata e su come ora la condivide, che sono arrivate dritte come una lama nel cuore dei suoi fan che aspettavano sue notizie ormai da tempo, con il fiato sospeso.
Eh sì, perché l’ultimo suo album ‘Sputnik’ è stato pubblicato nel 2018 e l’ultimo tour risale al 2019 poi c’è stato il periodo del Covid durante il quale Luca ha lavorato duro a nuove canzoni con l’obiettivo di lanciare una nuova raccolta e di conseguenza un nuovo tour. Sui social scriveva spesso nei suoi post l’hashtag #poividico facendo presagire a una presentazione imminente di qualcosa che poi di colpo non c’è stata più. E il suo nome è stato avvolto da un improvviso e inspiegabile silenzio che ha fatto allarmare prima di tutto i suoi fan, le “Persone silenziose” che lo seguono da anni e che hanno percepito da subito che qualcosa non andava. “Luca è una persona riservata, si sarà solo preso un momento di pausa”, così molti ipotizzavano quasi a scongiurare qualcosa di più preoccupante.
Luca in quel periodo è rimasto completamente zitto e assente sui social, assente durante gli eventi musicali, assente allo stadio (dove tifava per il suo Bologna), assente persino nella sua tanto amata Isola d’Elba dove era solito trascorrere le sue estati. Riguardare i suoi vecchi post in cui si scattava selfie al mare sereno sulla sua piccola barca faceva tanta malinconia. Così come ascoltare le sue canzoni e ripercorrere le scalette dei suoi concerti.
Sono stati in molti a ipotizzare un problema di salute, ma nessuna conferma ufficiale è mai arrivata. La sua famiglia, i suoi collaboratori, la sua band e i suoi amici più stretti hanno fatto da scudo a tante domande che si sono susseguite su di lui rispettando e proteggendo il suo silenzio per lungo tempo. Niente è mai trapelato. Fino a quando qualcosa si è mosso. A metà luglio Carboni era apparso sorridente (come testimoniamo alcune foto circolate sui social) all’osteria Da Vito di Bologna alla festa per i 90 anni di Tobia Righi, storico manager di Lucio Dalla, e poi qualche settimana fa il Museo della Musica di Bologna aveva annunciato che il prossimo mese di novembre ospiterà una mostra, curata da Luca Beatrice e prodotta da Elastica, proprio sui suoi 40 anni di carriera e tutti hanno sperato in qualche novità su di lui. Luca stava tornando. È così, infatti, è stato.
LA LOTTA CONTRO LA MALATTIA
Carboni, nella lunga intervista rilasciata al Corriere, e firmata da Walter Veltroni, ha dato uno spaccato sulla sua grande umanità, sul suo rapporto con il dolore e sulla grande solitudine interiore che ne deriva, ma allo stesso tempo sulla profonda vicinanza a chi stava vivendo lo stesso dramma della malattia. “Stavo registrando un album nuovo, avevo già definito dieci pezzi tra cui il singolo ‘Il pallone’ e un altro che sarebbe dovuto uscire quell’estate, una canzone, a cui tengo moltissimo, che avevo scritto nel 1986 per proporla a Vasco e che poi avevo deciso di incidere personalmente: ‘Rimini d’estate’, ha raccontato. “Avevo previsto l’album e poi il tour. Invece, dopo una lastra fatta per una tosse che non passava, in pochi minuti, tutto è cambiato. Dalla scelta dei brani sono passato alla scelta delle terapie per sopravvivere. Il tumore era grande, difficile da operare. Ho subìto una massiccia chemioterapia al policlinico Sant’Orsola. Il tumore si è ridotto di molto e ad agosto ha consentito l’operazione per asportarlo. Per fortuna non c’erano metastasi e dopo l’intervento abbiamo continuato con l’immunoterapia. Dopo due anni posso dire di essere tecnicamente guarito anche se, con questo tipo di malattia, questa parola ha un significato fragile. Non mi sono piegato alla disperazione, che pure conviveva con me, ho combattuto. Ho smesso di fumare, ho camminato tanto. La Natura mi ha aiutato e anche la fede. Ogni giorno volevo fare un passo avanti. Il destino non è solo fato, ma il prodotto, anche, della nostra volontà, della nostra energia. Io volevo vivere e volevo sentirmi, un giorno, “guarito”. Ho frequentato oncologia, ho vissuto le storie di tanti malati. Il tumore non è un’esperienza individuale, ma collettiva”.
IL RITORNO ALLA VITA E ALLA MUSICA
Luca con il suo ritorno ha reso possibile una sorta di ‘Primavera’ a ‘Settembre’ guardando positivamente al suo futuro: “Ora ho voglia di riaprire la porta della mia vita, di ritrovare le persone. Rimetterò mano alle canzoni che stavo registrando quando mi hanno scoperto il tumore, ne aggiungerò altre e poi forse farò un tour. Quando tornerò sul palco, la prima canzone che farò sarà ‘Primavera’. E’ la canzone di una stagione attesa, che torna ogni volta diversa. Mi piacerebbe che la prima data fosse a Bologna, la mia città”.
E proprio a Bologna ci sarà il suo ‘ufficiale rientro nel mondo’ quando a novembre verrà inaugurata la mostra al Museo della Musica dove, attraverso quadri, i disegni e appunti di ogni suo album, festeggerà i quarant’anni dal suo primo disco. E sarà sicuramente una “Grande Festa”.
IL ‘BENTORNATO’ DI FAN E COLLEGHI
L’annuncio del ritorno di Carboni dopo la malattia ha scatenato grande euforia tra i fan, che hanno riempito i commenti sotto i suoi ultimi post con messaggi di bentornato. Anche la bacheca della pagina del suo fan club “Persone Silenziose” è un’esplosione, giorno dopo giorno, di foto, dediche e citazioni delle sue canzoni.
Tra i tanti colleghi e follower che hanno abbracciato virtualmente Luca Carboni, che proprio in questo periodo trentadue anni fa vinceva il Festivalbar con la hit “Mare Mare”, è arrivato anche il messaggio dell’amico Jovanotti con cui il cantante è stato in tour nel 1992: “Un paio di anni fa, all’inizio del 2022, con Luca Carboni ci siamo detti ‘oh quest’anno a dicembre sono 30 anni dal nostro tour #carbonijovanotti #1992 perché non facciamo qualcosa per festeggiare?’ poi la vita ha preso una piega che, niente, non si è potuto fare (io devo dire che sono sempre un po’ restio rispetto alle ricorrenze, il passato è passato, è un mio limite, ma quel tour, mamma mia, per Luca e per me è stato indimenticabile). In questi due anni tutti noi suoi amici e colleghi abbiamo rispettato il suo eremitaggio per prendersi cura della malattia di cui oggi per la prima volta parla pubblicamente. Luca – sottolinea Jovanotti – è un maestro nel pesare le parole e nello scegliere quelle giuste, del resto è uno dei più grandi autori della musica italiana di ogni tempo. Quando ci vediamo ridiamo sempre del fatto che nel tempo di sue 5 parole io ne infilo 50 per dire meno di quello che lui dice con 5. Bello che abbia dichiarato a tutti che tra poco torna a pubblicare musica. È una grande gioia!”
Anche Cesare Cremonini ha scritto: “Luca Carboni, ti stavamo aspettando tutti”
“Bentornato Luca. Oggi ti ho letto sul Corriere e ho deciso di scriverti qui, anche se ci siamo sentiti ultimamente in altri modi. Ti stavamo aspettando tutti, in città, allo stadio, sui palchi del mondo. La tua storia è sempre stata generosa di umanità. La tua voce è un patrimonio artistico di cui ti siamo grati. Un abbraccio enorme”.
A festeggiare il suo ritorno, tra gli altri, c’è stato anche Alberto Bertoli (figlio del cantautore Pierangelo), la Nazionale Cantanti e Marco Masini che ha scritto: “Grande Luca!! Grande Artista, grande uomo, grande guerriero!! Sei invincibile”.
Bentornato, Luca, ti stavamo aspettando.