Lazza, ‘100 messaggi’ (video e testo)

Last Updated: 6 Marzo 2024By Tags:

Testi e Video

Ti prego, non cominciareSai che per me è già difficile credere a quanto mi facevi maleMa se me l’avessi chiesto, avrei scalato l’Everest a mani nudeAnche se odio il freddo e soffro pure di vertigini, io me ne fregoQuando menti, io ti credoSo che sono più di mille quelle cose di me che non tolleraviParlare con te è come cercare di afferrare il vento con le maniSe avevo un problema, mi dicevi di parlarne con chi se ne intendeGuardavo cadere tutto a pezzi, come fosse l’11 settembre
Dimmi ancora una bugia, poi una bugia, poi la verità, ahEra tutto una follia, però una follia per te non si fa, ahNon ero più a casa mia, neanche a casa mia, solo mille guaiPenso a Davide e Golia, io sarò Golia, tu mi uccideraiE te l’avrei lasciato fare, perché ero fuori di testaDimmi, quando ci si perde, a cosa serve fare festa?Fumo ‘sti fiori del male, tutto quello che mi restaOra che mi sento inerme, come un verme in fondo al Mezcal
Scordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangiÈ inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggiA cui non risponderò, oh, non ne sono più capaceSono diventato tutto ciò che odiavo, e ti assicuro non mi piaceDimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandiAnche se ho dieci orologi, non recupererò gli anniScusa se non tornerò, oh, non sai quanto mi dispiaceChe abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare pace
Triste quando ci pensavoCi mancava tutto quanto, perfino la data di un anniversarioScrivevano: “È fidanzato”, solo perché finanziavoTi darei da bere il sangue, perché è tutto ciò che adesso mi è rimastoCredimi, sembra impossibile accettare che oramai ti ho detto: “Ciao”Sto in un bilocale che da quando ti ho cacciata sembra una penthouseGrande tipo il doppio, ma senza la luce, come ci fosse un black outNon sono sentimentale, delle volte tu aprivi la porta e io nemmeno ti sentivo entrare
Ti volevo a tutti i costi, ma eravamo opposti, proprio come un poloStare insieme è l’arte di risolvere i problemi che non ho da soloGiuro, non so più chi sono, tutto ciò mi dà fastidio‘Sto mondo a misura d’uomo mi fa sentire in castigo
Scordati che mi conosci, ora è tardi anche se piangiÈ inutile che mi angosci, mi mandi cento messaggiA cui non risponderò, oh, non ne sono più capaceSono diventato tutto ciò che odiavo, e ti assicuro non mi piaceDimmelo se te ne accorgi, siamo diventati grandiAnche se ho dieci orologi, non recupererò gli anniScusa se non tornerò, oh, non sai quanto mi dispiaceChe abbiamo fatto la guerra, ma non sapevamo come fare pace

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