(di Maria Elena Molteni)
Ha soltanto 28 anni ma tanta strada già percorsa, con ottime prove d’autore in archivio e un nuovo disco che promette molto bene, sin dalla sua stessa premessa. Francesca Michielin esce con ‘Cani Sciolti’, nuovo album dal titolo programmatico. Un manifesto che la colloca nel “cantautorato dissidente”, come lei stessa lo definisce. Canzoni, nude e crude, prive di sovrastrutture, ‘controcorrente’, completamente suonate, realizzate molto spesso in presa diretta, quasi a celebrare gli artisti internazionali che l’hanno ispirata fin da piccola (Rage Against the Machine, The Verve, Red Hot Chili Peppers, Foo Fighters, Radiohead, etc.). Ma c’è uno “spirito guida” in questa nuova prova. E “Carmen Consoli” la cantautrice siciliana, lei stessa definita “dissidente”, che “riesce sempre a portare una sua verità” nei brani che compongono il suo repertorio discografico. A lei è dedicata ‘Carmen’, ispirata a una conversazione avuta a dicembre 2021: una canzone dal carattere metalinguistico che spiega l’importanza di avere coraggio e di portare avanti le proprie idee. In un periodo storico in cui vige la regola dell”usa e getta’, sognare è un dovere. Non si può fare musica con lo scopo di deludere meno persone possibili, sapendo di dover rispettare delle aspettative, è un dovere anzi a volte disattenderle, per aprire nuovi spiragli e crescere insieme al proprio pubblico. “Dentro questo inferno in un inverno di parole ho costruito la mia estate”, racconta di come Francesca Michielin, in un mondo che ti vuole festante, aggressivo, forte e senza fragilità, sia riuscita a costruire la sua dimensione musicale. Ecco allora il perché di ‘Cani Sciolti’, che “sono coloro che si ribellano agli schemi”. In questo senso Michielin rivendica di avere trovato una nuova forza nell’imporsi anche a quanti spesso sostengono che un pezzo ‘non funziona’: “questa volta ho fatto tutto di testa mia”.
Ad aprire il nuovo album è ‘occhi grandi grandi’, uno dei singoli che hanno anticipato la release del nuovo disco e che, accompagnato dal videoclip (disponibile solo su Tik Tok) girato per intero a Bassano del Grappa, dove Francesca è nata, ha aperto una finestra sull’immaginario e sui colori di questo progetto. Con una linea di basso ricorrente, leitmotiv del brano, una frenetica passeggiata nel bosco si intreccia a un abito bianco e a un telo azzurro, metafora del paracadute, elemento e parola chiave del brano, che ci soccorre nei momenti di difficoltà. In tutto 12 brani presentati nell’alveo di una cover, una sorta di finto dipinto, che rispecchia al cento per cento la natura del progetto e mantiene la connessione con l’arte già presente nelle copertine dei singoli che l’hanno anticipato, intrappolando la realtà e mantenendola nel tempo. Struccata e spettinata, Francesca piange lacrime che si trasformano in fiamme.Nel frattempo, debutta con il doppio sold-out nella sua Bassano del Grappa mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio il ‘bonsoir! – Michielin10 a teatro’, tour prodotto da Vivo Concerti che ha già registrato numerosi tutto-esaurito.
