‘Ignoto’, il decimo album degli OvO dopo due anni di silenzio forzato

Last Updated: 9 Settembre 2022By Tags: , ,

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‘Ignoto’ è il nuovo album (il decimo) degli OvO, album che si differenzia da tutti i lavori realizzati in precedenza dal duo italiano formato da Stefania Pedretti e Bruno Dorella. In uscita il 23 settembre in CD, vinile e digitale per l’etichetta canadese Artoffact Records con distribuzione italiana Audioglobe, ‘Ignoto’ fa seguito a ‘Miasma’ (risalente al febbraio del 2020) ed è in qualche modo una reazione al caos che ha contraddistinto la band in questi ultimi anni. L’album è anticipato dal singolo ‘Distillati di Tenebre – Parte Terza’. Da una parte ‘Ignoto’ introduce nuovi elementi, che potrebbero essere sviluppati ulteriormente in futuro, e dall’altra prosegue a elaborare gli input lanciati dallo stesso ‘Miasma’. Infatti, se la band continua a evolversi come ha sempre fatto nel corso della sua carriera, il tour a supporto di ‘Miasma’ è stato notevolmente compromesso dal fatto che l’album è uscito subito dopo l’inizio della pandemia lasciando così Pedretti e Dorella con il desiderio di continuare tuttora a eseguire quelle canzoni dal vivo.

‘Ignoto’ contiene due brani, ciascuno della durata di oltre venti minuti, articolato in quattro movimenti. In tal senso, l’album potrebbe essere definito a maggior ragione doom o sludge. La componente elettronica già inserita nei dischi più recenti è ancora ben presente e svolge un ruolo importante in entrambi i pezzi.

Dopo le tante collaborazioni di concretizzate in ‘Miasma’, stavolta gli OvO tornano al cuore, al nucleo del loro progetto, occupandosi di tutto in prima persona, anche per forza di cose visto il periodo di lockdown che ha generato ‘Ignoto’ con Pedretti alla voce, alla chitarra e ai synth modulari e Dorella alla batteria e all’elettronica. Le registrazioni sono state effettuate da Alberto Bimbi al Bronson Club di Ravenna, mentre mix e master sono stati curati da Giulio Favero. Il grottesco artwork è firmato dal tatuatore Ruco.

La principale novità, però, è forse rappresentata dai testi, costituiti da frasi di senso compiuto in lingua italiana: in passato, era accaduto davvero di rado. Per l’occasione, Pedretti ha fatto emergere il lato più esoterico del suo immaginario e si è ispirata ai classici letterari della fantascienza e dell’horror: stiamo parlando di Octavia E. Butler, Mary Shelley, Bram Stoker, H. P. Lovecraft, Edgar Allan Poe, Philip K. Dick, Ray Bradbury, Clive Barker, Ambrose Bierce…

(Credit Photo: Sara Dresti)

 

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