INTERVISTA/ Beppe Carletti: “Si è perso il gusto di ascoltare la musica”

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(di Daniele Rossignoli) “In Italia purtroppo non abbiamo più quella cultura musicale di un tempo, si è perso il gusto di ascoltare la musica”. E’ quanto sostiene Beppe Carletti fondatore e leader dei Nomadi, che proprio per il gusto di fare musica si è regalato un album strumentale da solista, ‘Sarai per sempre’ (distribuito da Ada Music, divisione di Warner Music Italy) con pezzi scritti e suonati al pianoforte. Si tratta del secondo album da solista: “dieci anni fa -racconta Carletti intervistato da IlMohicano– avevo realizzato ‘L’altra metà del cielo’, un album che, secondo me, andò benissimo. Io -tiene a precisare- non sono un pianista di nascita, sono un pianista diciamo così naif, ma la musica la conosco e mi aiuta tanto. Ho imparato a leggere la musica che avevo nove anni”.

“Da questo disco -sottolinea- non ho grandi pretese perchè so benissimo che un album strumentale è sempre difficile da trasmettere: le radio non lo passeranno ma d’altronde non passano neppure i dischi dei Nomadi”. Ma come è nato questo disco?: “Ho avuto l’occasione di realizzare la colonna sonora di un film che ricorda un eccidio avvenuto nel’44 sulle colline di Reggio Emilia -racconta Carletti- ‘La Rugiada di San Giovanni’, poi un amico mi ha chiesto le musiche per un film sul Senegal, ‘Trek Point’. Il singolo ‘Pomeriggio d’autunno’ è poi la colonna sonora del cortometraggio di Silvia Monga, ‘Passi di danza’”.

“Mi è piaciuto rimettermi in gioco -spiega Carletti- credevo di aver fatto di tutto nella mia vita, dal punto di vista musicale, ma questo mi mancava. Fare cose diverse è sempre bello, è da stimolo. Non ho più vent’anni -osserva- e alla mia età aver avuto questa opportunità è una grande soddisfazione personale”. Il disco è nato anche da un’esigenza espressiva in questi due anni di pandemia e di isolamento forzato: un percorso introspettivo e personale di Beppe Carletti compositore che si racconta attraverso queste musiche. E’ un viaggio inusuale per chi, come lui, è abituato al palco delle piazze e dei teatri insieme al suo gruppo, per chi deve districarsi fra le note e la stanchezza dei chilometri percorsi.

E a proposito dei Nomadi, quest’anno, spiega Carletti “supereremo i 50 concerti tra teatri e piazze e stiamo già programmando il prossimo anno. Tornare a suonare davanti ad un pubblico è meraviglioso, una cosa che per due anni mi è mancata tantissimo. Il bello poi -osserva- è che ai nostri concerti vengono a sentirci tre generazioni. La nostra forza, il fatto di avere ancora così tanto seguito è che non siamo mai stati di moda. Quando sei di moda -spiega- sei destinato a passare. Inoltre mi sto rendendo conto che molti testi sono attuali, fanno quasi paura. Noi parliamo della vita e la vita è una ruota che gira per cui ti ritrovi sempre nelle nostre canzoni. Non siamo mai caduti nel banale e non ci siamo mai venduti e questo è il mio orgoglio personale. Io posso dire di non avere padroni e di non potermi lamentare di quello che ho avuto -conclude Beppe Carletti- perchè nonostante tutte le disgrazie accadute penso che la vita mi abbia dato abbastanza e non posso chiedere di più. Bisogna accontentarsi e gustare quello che si ha”.

Track list:
1. Sarà per sempre
2. Frontiera
3. Tema d’amore
4. Sole del Senegal dal Film ‘Trek Point’ , Sergio Reggioli al violino
5. Suono della primavera dal cortometraggio ‘Passi di danza’
6. Sguardo
7. Genova
8. Spazio di un respiro dal film ‘La Rugiada di San Giovanni’
9. È cominciata così dal film ‘La Rugiada di San Giovanni’, Sergio Reggioli al violino-Copellini Simone al flicorno
10. Orizzonti
11. Pomeriggio d’autunno’ dal cortometraggio ‘Passi di danza’
12. Passeggiata finale dal film ‘La Rugiada di San Giovanni’, vocalist Sabrina Dolci
13. Oltre le nubi dal cortometraggio ‘Passi di danza’

 

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