I Dejawood e il loro ‘Simbolo’ di pace attraverso la musica

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Si intitola ‘Simbolo’ (Pioggia Rossa Dischi) il nuovo singolo dei Dejawood, (Andrea Proietti, Matteo Teodori e Luca Rossi),  nuovo capitolo che segue il precedente ‘Uroboro’ per la band di stanza a Roma e che anticipa un album in uscita prossimamente. ‘Simbolo’ è la traccia più intima e melodica dell’album e ha a che fare con il percorso di crescita personale e con le sue relative difficoltà. Arriva dopo un momento di blocco esistenziale, turbamenti generati dai rapporti amicali, dalle relazioni amorose e molto altro. Tutto questo si riflette nel modo in cui ci si percepisce. Nel brano, il groove congolese fa da collante per tutta la sessione ritmica del pezzo dall’inizio alla fine, con chitarre e piani che si intrecciano e si inseguono l’un l’altro. Ha un mood a tratti lo-fi e a tratti trap.

“Rimanendo da solo -racconta Andrea Protietti- ho dovuto pensare a me stesso, cercare un appiglio che ho poi ritrovato nelle mie radici. É un esame di coscienza sulla crescita, su quando ero un bambino e sull’uomo che sono (siamo) ora. In quel periodo ho fatto molti sbagli ego distonici, ‘bevevo’ molto ad esempio e mi sono legato a persone che sono state dannose per me. Però adesso da qualche parte ho piantato le radici su un terreno più stabile e mi sento slegato dalle mie stesse corde. Ora c’è la possibilità di pensare al futuro come qualcosa di possibile. Il ‘Simbolo’ di pace è lo scrivere e fare musica. Poi ognuno ha il suo”.

Il progetto Dejawood nasce nel 2019 dallo sfogo musicale di tre artisti che si ritrovavano dopo molte esperienze a comporre brani per il semplice gusto di farlo. Tutti e tre si conoscevano già da qualche anno ed avevano condiviso in passato ed in varie formazioni, il piacere di suonare insieme. Ritrovandosi, hanno saputo coniugare i loro diversi gusti musicali in un linguaggio che entusiasmava tutti; nella musica dei Dejawood infatti è possibile trovare riferimenti musicali che vanno dal Blues al Rock, dalla World Music all’Ethnic music, dal Rap alla Trap, dal Folk nordafricano ai ritmi caraibici, dall’elettronica all’ Indie ed altri ancora. Nonostante i loro gusti musicale siano attualmente distanti, in realtà esiste un trait d’union culturale e amicale che lega saldamente i tre artisti.

Inizialmente non pensavano alla produzione artistica con lo scopo di racchiuderla in un album ma ne capirono da subito le potenzialità quando, brano dopo brano, iniziava a prendere concretezza la loro creatività. Il progetto Dejawood inizia a prendere forma durante il primo lockdown, lavorando a distanza e componendo bozze che prendevano forma man mano che l’un l’altro imprimeva il proprio stato d’animo su software digitali, per poi ricondividerli con gli altri del gruppo così da creare una vera e propria catena di montaggio artistica quotidiana e salvifica. Quel momento di sospensione spazio temporale ha potuto stimolare l’espressione artistica degli ancora prematuri Dejawood: “la musica e l’amicizia in quel periodo così drammatico, ci ha davvero salvati da un alto momento di crisi”, così gli artisti definiscono la loro gestazione artistica, facendo riferimento proprio al loro primo album ufficiale dal titolo appunto: ‘Alti momenti di crisi’, registrato alla fine del 2020.

 

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