Con ‘Glock’ Saimon Sail affronta il tema della solitudine
Dopo una serie di pubblicazioni (‘Lifeless’ e ‘Non è cool’) Saimon Sail (all’anagrafe Simone Nuccio) torna con il nuovo singolo ‘Glock’ (PaKo Music Records/Visory Records/Belive Digital). Nato in una fredda giornata di pioggia e avvolto dall’avveniristico tocco sonoro di Maclam, che ne ha curato produzione, mix e master, il brano traspone in musica l’arcobaleno dei sensi che affliggono un cuore infranto, frammentato da una relazione sulla quale, proprio come durante le giornate uggiose, cadono infinite minuscole gocce, ghiaccio coagulato ricco di ricordi e sentimenti, che scivola sull’anima e confonde le lacrime, in una rovinosa implosione di disillusione, amarezza e sconforto.
Il ritratto ritmico e ritmato di una delle condizioni umane più subdole e temute, la solitudine, da sempre in bilico tra la staticità del corpo e il dinamismo dello spirito alla spasmodica ricerca di un sollievo proveniente dall’esterno, con l’illusione dolceamara di poter alleviare con esso i fardelli gravati sulla nostra stessa essenza; uno spaccato del timore più grande dell’uomo, quello di rimanere solo.
“In ‘Glock’ – dichiara Saimon Sail – ho voluto raccontare quanto sia pericolosa la solitudine nei momenti difficili, istanti nei quali io stesso ho cercato un appiglio nell’utilizzo di sostanze per distrarre la mia mente. Ho voluto mettere nero su bianco tutte quelle complessità che incontro quotidianamente nel convivere con la mia presenza e con i miei pensieri, ostacoli che riesco a superare grazie alla musica, l’unico mezzo che mi consente di esprimermi appieno senza il timore del giudizio; giudizio che nella vita, è presente ancora oggi e mi ferisce molto. Spero che ascoltando questo pezzo, le persone capiscano che non sono così sole e che è importante trovare una valvola di sfogo, un luogo sicuro -conclude- come per me è da sempre la musica”.