Non c’è Sanremo senza polemica. Signori, che il sipario si alzi!
(di Maria Elena Molteni)
Che Sanremo sarebbe senza una polemicuccia ad aprire le danze! Risponde all’appello, ovviamente, anche la 72esima edizione. A prestare il fianco la co-conduttrice che affiancherà Amadeus nella prima serata: Ornella Muti. Gli spunti sono molteplici: cannabis, Russia, Giorgio Armani. Ma andiamo con ordine. Il primo fronte esplode quando l’attrice dichiara all’agenzia russa Tass che vorrebbe avere la cittadinanza russa. Riferisce questo suo desiderio al fatto di avere origine russe per ascendenza materna (la nonna è nata a San Pietroburgo): “mia mamma (venuta a mancare quest’anno) ne sarebbe felice”. Muti da tempo sta studiando la lingua, sta predisponendo i documenti. “Amo la Russia e adoro i russi, e i loro sentimenti sono reciproci, sento il loro amore” spiega l’attrice alla Tass. sentimenti sottoscritto e confermati anche nella successiva conferenza stampa, quando le domande in merito non mancano. Nessuna declinazione ‘politica’, nelle sue risposte, ma soltanto la considerazione di un affetto che ha origini familiari, ma anche il fatto che “le discriminazioni contro i gay in Russia mi addolorano molto” assicura: “penso che nessuno debba essere discriminato”. Chiuso il capitolo, se ne apre uno ben più ampio, che fa scoppiare letteralmente il caso. Ornella Muti si dice da tempo favorevole all’uso della cannabis a scopo terapeutico. Sollecitata su questo fronte, chiarisce: “certo non giro nel backstage a distribuire canne, ma difendo l’uso terapeutico” (leggi qui). Apriti cielo. Da Salvini a Gasparri eccetera eccetera. Un profluvio di dichiarazioni. Il tema è delicato. Infine Re Giorgio. Sì perché Ornella Muti, che da sempre nelle occasioni ufficiali veste Giorgio Armani, ha optato per un altro stilista per il festival: Francesco Scognamiglio. Nessuno sgarbo, nessuno screzio. “Volevo cambiare stile. Che male c’è?”, ha detto riconfermando l’ammirazione, l’amicizia e la stima per il couturier. ma precisa: “La polemica sull’interruzione del rapporto con Giorgio Armani non è nata da me. Sono stata testimonial per mia scelta per tanti anni. Felicemente. Volevo solo un look diverso”. Finita qui? Non proprio. Altro tema le canzoni spoilerate prima del tempo. Fedez lo scorso anno. Gianni Morandi quest’anno. Posto che il direttore dei Rai1 Stefano Coletta arriva a dire che “a Morandi si perdona tutto”, pure se avesse “fatto ascoltare di più della canzone”, Amadeus rincara la dose: “gli errori si perdonano”. Perché sottolinea, di errori si è trattato. E allora non deve diventare una caccia alle streghe. Dopotutto non è che i brani siano stati cantati per intero e magari anche filmati. Cantanti perdonati dunque. Ma questo lo sapevamo già. Ora, che il sipario si alzi.