Il ritorno degli Inti-Illimani in Italia in tour con il cantautore toscano Giulio Wilson e in collaborazione con Amnesty International
Asse Italia-Cile per un atteso ritorno, una festa da cantare insieme a tutela e a sostegno dei diritti umani, e in particolare di quelli dei migranti. Gli Inti-Illimani, storico gruppo cileno, torneranno in Italia a marzo 2022, nei teatri con il cantautore Giulio Wilson, per cinque date all’insegna della parola ‘unità’: unione tra artisti, idee, parole e suoni, uomini e umanità, per il ‘Vale la pena Tour’ in collaborazione con Amnesty International Italia. La musica viaggia oltre i confini nella direzione di un mondo in cui si possano rispettare il confronto tra gli uomini, il dialogo, la libertà umana, la “vita come una sorpresa”, come si canta nel singolo ‘Vale la pena’ (del cantautore toscano con gli Inti-Illimani) da cui è nata questa storia e che, tra pochi mesi, attraverserà in tour l’Italia: il 13 marzo farà tappa a Salsomaggiore Terme (Teatro Nuovo); il 14 marzo a Firenze (Tuscany Hall); il 15 marzo a Bologna (Teatro Duse); il 17 marzo a Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala Sinopoli); il 18 marzo a Carpi (Teatro comunale). ‘Vale la pena’, brano scritto da Giulio Wilson e cantato insieme agli Inti-Illimani, è stato registrato a Santiago del Cile durante le proteste popolari scaturite il 7 ottobre 2019 contro l’aumento del carovita e la corruzione. Uscita in doppia versione, in italiano e in spagnolo, ‘Vale la pena’ è una delle 13 tracce che compongono l’ultimo disco del cantautore, dal titolo ‘Storie vere tra alberi e gatti’. “È un grande piacere -sottolinea Wilson- aver scritto un brano assieme a degli artisti che hanno segnato la storia della musica mondiale. Presentarlo con loro dal vivo in teatri prestigiosi è un vero onore. Vale la pena non ha confini e contiene uno slogan universale e di speranza, dedicato a tutti”. Gli Inti-Illimani, da sempre ambasciatori della resistenza contro le dittature e le ingiustizie, del patrimonio musicale dell’America Latina; hanno cantato e gridato forte il loro impegno civile contro le lotte di classe, in difesa della democrazia e del progresso, contro ogni forma di abuso, di repressione e di violenza. Con queste parole Jorge Coulón, leader della band, racconta il progetto: “Vale la pena credere nelle persone. Dobbiamo costruire una società basata sulla fiducia e sull’affetto. Speriamo”.
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