INTERVISTA/ Rue, “la nostra gavetta sono i social”
(di Daniele Rossignoli) ‘Virgole’ è il nuovo singolo della giovanissima cantautrice e compositrice Rue, all’anagrafe Giorgia Romano, che nasce “come esigenza di sfogo”, come spiega la stessa artista. Il brano “parla della pressione su una ragazza adolescente di concretizzare qualcosa nella sua vita e smetterla di rincorrere il suo sogno, parla di come le persone attorno all’artista non credano in lei ed è un grido di una 18enne che vuole soltanto vivere i suoi sogni liberamente senza la pressione della società e di chi le sta attorno”.
Ma chi è Rue? “Rue -spiega intervistata da IlMohicano– è il mio alterego. In Rue ci sono tutte le più belle qualità di Giorgia, quelle che lei vorrebbe mostrare al mondo, facedole uscire con naturalezza, ma che purtroppo, per ansia o per paura, non riesce. Rue, tramite la sua musica, le sue canzoni e la sua voce, riesce a dare vita a quello che Giorgia in realtà è. E’ una sorta di armatura che indosso quando salgo su un palco o mi interfaccio con il mondo, senza filtri”.
Rue è una cantautrice emergente indie-pop. Nasce a Roma il 17 giugno 2003 e inizia a scrivere i suoi primi pezzi in età adolescenziale, accompagnata dal suo pianoforte e da una forte esigenza di svuotarsi dal peso delle emozioni. ‘Virgola’, spiega “è la risposta a chi non crede che la mkusica possa essere il tuo lavoro, a chi ti dice che è arrivato il momento di mettere un punto ai tuoi sogni. Molti vedono la musica non come un a prpofessione ma come un hobby, qualcosa che on ti permette di vivere. C’è sempre qualcuno -osserva- che mi chiede cosa voglio fare una volta diventata grande. Fin da piccola ho sempre risposto che volevo solo cantare. Adesso sono arrivata alla conclusione che non voglio mettere un punto a nulla ma voglio fare questo nella mia vita, continuare a credere nei miei sogni. E’ un po’ un gioco di parole: tu mi dici di mettere un punto e io ti rispondo che ci metto delle virgole”.
E di ‘virgole’, sotto forma di canzoni, Rue ne ha già pronte altre 24. Tanti sono infatti i brani nel cassetto pronti per essere pubblicati magari in uno o due album. Ma come si diventa, così giovani, cantautrici? “E’ un’esigenza che nasce dentro di te -risponde Rue- ma non tutti sentono questa esigenza. Io -sottolinea- già a 13 anni sentivo la necessità di tirare fuori qualcosa che avevo dentro e quando ho capito che le parole non bastavano più mi sono messa al pianoforte e ho composto anche la musica. Vedere che le parole e la musica davano forma a quel sentimento che provavo mi sono sentita veramente libera”.
Rue cerca nella musica quello che tanti altri suoi coetanei stanno cercando, consapevole che la concorrenza è tanta e agguerrita. Una volta si passava da quella che era definita una ‘gavetta’ ma ora, osserva la giovane artista “la vera gavetta la si fa suoi social o nei talent. Secondo me è un po’ un tabù spiegare agli adulti come si lavora con i social perchè non viene visto come un lavoro vero e proprio. Io sono stata scoperta da TikTok e grazie a questo ho raggiunto un bacino di persone che mi seguono. Rispetto a tanto tempo fa ci sono molte più strade e sono tutte valide e sono la nostra gavetta. Certo -conclude- siamo in tanti e purtroppo ci sono pochi posti a tavola, ma a me la concorrenza piace perchè sono una persona molto competitiva”.