Il CPM di Franco Mussida torna a esibirsi per gli ospiti di San Patrignano sabato 11 dicembre
Sabato 11 dicembre i musicisti del CPM Music Institute di Milano, scuola di Alta Formazione Artistica Musicale, guidati dal Fondatore e Presidente dell’Istituto, Franco Mussida, tornano ad esibirsi per gli ospiti della Comunità di San Patrignano. L’Ultra Pop CPM Band porterà in scena ‘Festa di Natale, festa della vita’, uno speciale concerto natalizio con una ricca scaletta che va dai Beatles a Esperanza Spalding, da Frank Zappa a Dua Lipa.
L’Ultra Pop CPM Band è composta dai diplomati ed allievi dell’Istituto, tra cui Emanuela Senes, Giulia Lazzerini, Marta Bonato e Daniele Azzena (voci), Davide Chioggia (Batteria), Filippo Tosto (Basso), Federica Pellegrinelli (Chitarra), Antonio Cirigliano (Chitarra), Luca Gambino (Tastiere).
Il concerto fa parte di un progetto del CPM a San Patrignano, intrapreso dallo scorso settembre. L’idea alla base è quella di riscoprire la musica come un linguaggio universale, e come intima esperienza, capace di integrarsi al programma di recupero e di dare alle persone nuovi strumenti per conoscere meglio sé stessi e la propria natura emotiva. Un concetto che, Franco Mussida, ha dimostrato anche facendo ascoltare ai ragazzi e alle ragazze di San Patrignano musiche celebri di tanti generi e stili diversi, ognuna in grado di far vivere il nostro arcobaleno emozionale: dalla gioia alla malinconia, dall’innamoramento alla tristezza.
Il progetto di prossimo inizio a San Patrignano, in collaborazione con il CPM Music Institute, prende spunto in parte da CO2 che, con il sostegno della SIAE e insignito dalla Medaglia della Presidenza della Repubblica nel 2017, è stato portato con successo in 12 carceri italiane (Milano, Opera, Monza, Torino, Alessandria, Roma, Napoli, Venezia, Genova, Bologna, più una variante attiva al carcere minorile Beccaria di Milano).
“Tra gli obiettivi della Comunità di San Patrignano -sottolinea Franco Mussida- c’è quello di portare aiuto ad un disagio sociale che si manifesta di certo attraverso l’assunzione e la dipendenza da droghe, ma le cui cause altre sono radicate nel nostro modello sociale; cause che producono un profondo disagio personale e sociale, interiore isolamento e incomunicabilità. La Comunità di San Patrignano -ricorda il fondatore del CPM- si fonda su un autentico spirito laico, in cui l’attenzione alla dignità dell’uomo, allo sviluppo armonico delle sue più intime facoltà e qualità è il perno della sua azione educativa. Il nostro sentire l’arte della musica come scienza umanistica e non solo come mezzo espressivo e performativo, dopo averne sperimentato per oltre trent’anni le straordinarie potenzialità, specie in carceri e comunità -conclude- ci ha portati ad immaginare una serie di azioni che riguardano aspetti educativi e sociali comuni a tutti”.