Il giovane mikele debutta con ‘Dalla culla’, brano che descrive uno stato embrionale di lutto
‘Dalla culla’ è il singolo che segna il debutto discografico di mikele (Michele Brivio), giovane pronto a imporsi come una delle più fresche e interessanti realtà del Crossover della nuova generazione. Il titolo può essere fuorviante: ‘Dalla culla’, infatti, descrive uno stato embrionale di lutto, quella sensazione intima e solida che non ci si scrolla di dosso quando affrontiamo la morte di una persona molto vicina. Il brano, interamente prodotto da mikele, trae influenza dalla techno. Il resto sono inserti strumentali: il pianoforte è uno dei protagonisti del singolo nonché strumento di punta dell’artista.
“Comincio da qui, parto raccontandovi di me da questo brano, da una culla che unisce vita e morte – racconta mikele – non vedo modo migliore in questo momento, dopo un lungo periodo in cui ho riflettuto sulla morte di una persona a me vicina. Ma non è tutto, c’è molto altro. Se volete chiedetemi di più”.
Il videoclip, firmato dal regista Davide Santinello, rappresenta un viaggio. L’errare in una taverna invasa da pipistrelli porta a una limitrofa fabbrica abbandonata. Qui, la manipolazione di macchinari non genera alcun effetto, tuttavia, in cima all’edificio si presenta una vetta luminosa. L’artista, giunto al punto supremo ma tormentato dalla propria insoddisfazione, si spinge oltre i limiti del suo viaggio: arrivato in cima, decide di ritornare nell’ignoto con un salto nell’acqua. Questa scelta porta alla sua morte, ma allo stesso tempo a una rinascita. La sua culla.