‘Interfulgent’ è il nuovo album del chitarrista Corrado Rustici
‘Interfulgent’ è il nuovo album del chitarrista e produttore musicale Corrado Rustici, disponibile in formato CD e in digitale. Interfulgent, dal latino interfulgĕo, significa ‘che brilla in mezzo a’ o ‘che brilla attraverso’. Questo nuovo progetto artistico nasce dal desiderio profondo di trascendere le tenebre socioculturali che circondano tutti, con l’aiuto di nuove idee, rappresentate metaforicamente, in copertina, da un oggetto luminoso, foriero di tempi migliori. Musicalmente è uno sforzo compositivo fatto per ricollocare la chitarra elettrica in un contesto musicale più contemporaneo. I brani sono caratterizzati da suoni di chitarra unici, creati anche con l’aiuto di un pedale – ideato da Corrado Rustici e realizzato per la DV Mark – che dà allo strumento una voce incredibilmente espressiva ed originale e che Corrado definisce “chitarristicamente liberatoria”.
Le composizioni, e il chitarrismo contenuto in esse, sono frutto di un ulteriore passo in avanti di Rustici verso l’uso di un linguaggio musicale epurato da influenze afro-americane, preferendo, invece, un vocabolario più Europeo (e a volte partenopeo) per esprimere i momenti ‘blues/nostalgici’ dei brani. L’uso di sonorità elettroniche contemporanee, insieme a memi chitarristici fusion/progressivi/classici, contribuiscono a un paesaggio sonoro suggestivo, che Rustici definisce “transmoderno”.
L’album si avvale della collaborazione di Alex Argento, che ha suonato le tastiere sulla maggior parte dei brani, tranne ‘The man from Yorkshire’, ‘Khetwadi Lane’ e ‘G. on a sunny day’, eseguiti interamente da Corrado Rustici. I mix e la masterizzazione sono stati curati da Sabino Cannone.
Questa la tracklist dell’album: ‘Halo Drive’, ‘Night of the jackal’, ‘The man from Yorkshire (Dedicated to A.H.)’, ‘Black Swan’, ‘Anna’, ‘Interfulgent’, ‘Khetwadi Lane’, ‘ZuZu Blues’, ‘The waters of Enceladus’, ‘G. on a sunny day’.
È online il video-poetry di ‘Anna’, diretto da Giuseppe Marco Albano. Poetico ed evocativo, completamente in bianco e nero, è più di un semplice video musicale, ma quasi una poesia in immagini, capace di trasportare lo spettatore in un altrove lontano e immateriale.