Il video di ‘Colpo di testa’, l’ultimo singolo di Quomo

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Disponibile su YouTube il nuovo video dell’ultimo singolo di Quomo, ‘Colpo di testa’, realizzato da Victor Ibanez e Beatrice Ibanez, che ne hanno curato sia le riprese che il montaggio. ‘Colpo di testa’, spiega lo stesso artista “è una canzone semplice e spensierata. È stata scritta a ridosso dell’estate in un momento di ordinaria follia: poca voglia di starci a pensare, due accordi e un canto libero. C’è la voglia di evadere e subito, senza badare a nulla, evadere verso non si sa bene dove, forse in America, anche a nuoto, in mezzo all’oceano… Allo stesso modo e con la stessa attitude è stato girato il videoclip del singolo, niente di troppo artificiale: Quomo che canta e balla sotto il sole”.

“Avevo voglia di scrivere un pezzo spensierato sia nella musica che nel testo -spiega Quomo, all’anagrafe Mauro Cuomo- e mi è risultato semplice giocare sul tema della voglia di evasione, facendo cantare un personaggio con la testa fra le nuvole, un po’ folle un po’ ribelle, un po’ perso nel suo mondo ma questa volta un Mondo pieno di good vibes. Nel brano c’è un riferimento esplicito all’America vista sia come una meta non poi così lontana ma in realtà si, sia come mondo culturale, la cultura Usa, un mondo sempre nuovo e in fermento, dinamico… Giorgio mi ha iniziato anche a nuovi ascolti che non mi erano mai arrivati, parlo dell’indie americano dei ‘90 su tutti, e credo che il brano sia influenzato positivamente anche da questo.

‘Colpo di testa’ è un brano pop rock, provocatorio e scanzonato, intriso di chitarre fuzz e batterie garage. Leggero e mai scontato, Quomo parla di un’incontenibile voglia di evadere, nei sogni e nella mente. Un pensiero pungente e dolce, che mette in primo piano i nostri desideri più profondi, a volte illogici e ribelli. Il brano segna un punto di rottura rispetto al lavoro discografico precedente (‘Il mondo della mancanza’), immerso in un universo new wave: Quomo dismette le sonorità progressive, per avvicinarsi al mondo rock fatto di testi diretti e chitarre distorte, forti contaminazioni indie-pop e richiami a un cantautorato moderno senza stereotipi. Il brano è stato prodotto, registrato e mixato allo Strastudio di Roma da Gianni Istroni e Giorgio Maria Condemi, e masterizzato dal Pisistudio, mentre la copertina è stata realizzata da Faro.

 

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