Distefano, ‘Non ti dimenticherò’ (testo)
E come un fulmine, arrivi sempre tu,
ti lasci dietro solo la polvere,
divento fragile alle tue lacrime
e come un ghiaccio mi sciolgo immobile.
Mi cerchi quando vuoi, non so resistere
alla tua voglia spietata e docile,
e ti rifugi in me, mi bruci l’anima,
ma poi ti spegni e la notte te ne vai.
Cosa resta di me, dopo il fuoco, la cenere,
mi dissolvo ma tu, rimani ancora il mio limite,
non sai quanto vorrei fare a meno di te.
Ma io non ti dimenticherò
e nel buio sento ancora le tue mani,
nei tuoi occhi affogo i miei domani,
c’è una porta aperta ma non ne uscirò.
Io non ti dimenticherò,
come un laccio stringi forte al cuore,
come nebbia avvolgi il mio dolore,
è una lotta contro la mia volontà.
Frammenti scorrono taglienti e lucidi,
sotto una luna dipinta e gelida,
pensieri sterili, ragioni inutili
che si rincorrono senza regole.
Provo a convincermi, provo ad illudermi,
provo a fuggire da questo limite,
ma cado esanime col cuore in bilico
e sulla pelle ritorna il brivido.
Resta dentro di me, fuoco sotto la cenere,
mi consuma ma tu, rimani ancora il mio limite,
non sai quanto vorrei fare a meno di te.
Ma io non ti dimenticherò
e nel buio sento ancora le tue mani,
nei tuoi occhi affogo i miei domani,
c’è una porta aperta ma non ne uscirò.
Io non ti dimenticherò,
come un laccio stringi forte al cuore,
come nebbia avvolgi il mio dolore,
è una lotta contro la mia volontà.