Giancarlo Erra pubblica il video di ‘Previous Tape’, terzo singolo estratto dall’album ‘Departure Tapes’ in uscita venerdì 2 luglio
‘Previous Tape’ è il video del terzo singolo di Giancarlo Erra, estratto dal suo nuovo album ‘Departure Tapes’, in uscita domani, venerdì 2 luglio. Compositore, polistrumentista e artista visivo, italiano ma residente nel Regno Unito, Erra spiega che “qualsiasi musica io componga, che sia per una colonna sonora o per un gruppo rock, per me il songwriting e la melodia sono sempre elementi fondamentali, essendo cresciuto ascoltando i Beatles, e non posso sfuggire a questo”.
“Allo stesso tempo -prosegue- non sono un grande fan degli assoli, ma sono ossessionato dalla voce, anche se sintetizzata. Possiedo un paio di synth dedicati quasi esclusivamente a quello scopo. Così su ‘Previous Tape’, ho usato un Seaboard (tastiera/synth) perché mi permette di suonare strumenti e suoni senza pitch quantizzato, come una voce (o un theremin), e allo stesso tempo con un’espressione controllata dinamicamente da altri parametri, esattamente come farei mentre canto”.
L’album, che segue ‘Ends I-VII’, è il frutto della riflessione su un anno complicato nella vita del compositore: “Nel 2019, proprio mentre stavo per pubblicare il mio primo disco solista -spiega- avevo già deciso che il passo successivo sarebbe stato quello di percorrere un approccio più sperimentale, ma senza una idea prefissata in quel momento. Poi mio padre si è improvvisamente ammalato di tumore e ogni cosa è cambiata”.
Avendo avuto con suo padre una relazione difficile sin dall’adolescenza, Erra ha attraversato questo scenario di malattia come una esperienza catartica: “i miei genitori si sono separati quando avevo 14 anni e da allora non ha fatto più parte integrante della mia vita. Poi ho ricevuto la notizia della sua malattia e in qualche modo, mi sono trovato a prendermi cura di quest’uomo, da cui sono stato distante per così tanto tempo. Durante questo periodo, mi sono reso conto che era il momento per entrambi di sciogliere molti nodi. Volevo farlo in modo positivo, per lui e per me, e credo che lui stesse facendo lo stesso anche se forse non lo sapeva. E’ stato difficile -sottolinea l’artista- ma allo stesso tempo ‘curativo’ e, in modo doloroso, sono stati forse i mesi più vicini e positivi che ho avuto con lui da quando ero piccolo”.
Tornando al disco “è il primo album in cui ho intrapreso il percorso creativo senza accorgermi che di fatto che stavo componendo -osserva Erra- è stato un processo intrinsecamente collegato ad un periodo della mia vita paradossalmente durissimo e terapeutico allo stesso tempo. Il risultato finale è stato davvero sperimentale e ha portato alla genesi del materiale più oscuro da me mai scritto, senza compromessi o piani prestabiliti. Contiene tutti gli elementi della mia musica, in un fluire libero e istintivo”.
‘Departure Tapes’ vede Erra utilizzare un ampio mix di synth analogici e plugin digitali, anche se, come tiene a sottolineare, solo uno è l’eroe non celebrato di molti dei suoi album: “Il Korg MS10 monofonico del 1979 merita di essere citato perché questo synth ha un filtro eccezionale, che comprime e urla, producendo suoni unici quando lo usi con la parte modulare del synth. In ‘Departure Tapes’ e forse in tutti i miei album -osserva- ogni parte di basso synth è eseguita con l’MS10 e credo che questo sia il suono per cui lo uso più spesso. Una volta che si abbassa manualmente l’accordatura del synth e si sposta il filtro al picco di risonanza delle note di cui si ha bisogno, non solo si ottengono suoni sulle basse che scuotono i muri, ma anche suoni che contengono abbastanza frequenze medio/alte da riuscire ad emergere dal mix. Sarei perso senza questo piccolo gioiello”.
Departure Tapes tracklist
1. Dawn Tape [06:15]
2. Previous Tape [01:48]
3. 169th Tape [02:51]
4. Unwound Tape [08:24]
5. Departure Tape [16:51]
6. A Blues For My Father [07:31]