INTERVISTA/Eva Geatti, ‘la violenza sulle donne? Argomento molto urlato ma poco discusso’
(di Daniele Rossignoli) La violenza sulle donne “è un argomento molto urlato ma poco discusso”. E’ quanto sostiene Eva Geatti, una delle interpreti dell’album ‘Donnacirco’ (La Tempesta Dischi/Edizioni Red Stone), il progetto discografico con il quale dodici artiste riportano alla luce, in una nuova veste, le dodici canzoni contenute in ‘Donna circo’, il primo disco femminista italiano inciso nel 1974 da Gianfranca Montedoro con testi di Paola Pallottino.
L’argomento, secondo Eva Geatti, intervistata da IlMohicano “rimane sempre un oggetto un po’ così, a mezz’aria e in questo i media hanno una responsabilità enorme anche sul linguaggio che viene utilizzato e su come vengono descritte determinate questioni. Non viene mai realizzato un pensiero attorno a quanto accade spesso alle donne. Mi sembra -osserva- che rimanga ancora una questione particolare perché è legata al potere e le persone che hanno più potere sono spesso uomini”.
Che senso ha oggi, dopo tanti anni riproporre, un disco del genere?. “Forse -replica Eva Geatti- ha più senso oggi rispetto ad allora. Il femminismo è molto cambiato rispetto a quello degli anni ’70 ed io guardo a questo disco con il femminismo che porto dentro di me adesso. Un femminismo -sottolinea- che guarda alle condizioni dei marginali, tra cui ci sono anche le donne, tutte le donne. A me interessa fortemente l’argomento e mi è piaciuto moltissimo ascoltare questo disco e riguardarlo con questo sapere differente. Ha senso, purtroppo banalmente, per la cronaca e questo continuare a chiamarli femminicidi non lo so… per me sono dei veri omicidi. Omicidi che però non sembrano abbastanza gravi. Sono violenze gravissime ma così, agli occhi di molti, non sembrano gravissime. Anche a livello di linguaggio e di media esiste un problema su questa questione e un disco così sarebbe importante venisse ascoltato e soprattutto discusso”.
I testi del disco, osserva Eva Geatti “sono stati scritti moltissimi anni fa ma come è possibile che siano ancora così attuali? Sono cambiate tante cose -sottolinea- ma la sostanza è rimasta la stessa, inquietante”. Spesso si sente dire che certi atti di violenza nei confronti delle donne potevano essere evitati se fossero state presentate delle denunce, anche se, spesso, queste denunce servono a poco: “c’è ancora molta paura nel denunciare queste cose ma anche quando questo avviene è solo un fiume che scorre che scorre verso il mare, difficile da arginare. Cosa si può fare? Ci si domanda spesso ma su questo -conclude- io confido molto sulle ‘sorellanze'”.
Le altre undici interpreti di ‘Donnacirco’, sono Angela Baraldi, Vittoria Burattini dei Massimo Volume, Nico Note (Nicoletta Magalotti), Valeria Sturba, Enza Amato, Alice Albertazzi, Francesca Bono, Marcella Riccardi, Meike Clarelli, Suz (Susanna La Polla De Giovanni), Una (Marzia Stano).
Stampato dall’etichetta discografica BASF Fare nel 1974, il disco non fu mai distribuito in Italia ed ora, per la prima volta è uscito nello scorso mese di maggio. ‘Donna circo’ è il primo disco femminista realizzato in Italia. Il concept album realizzato da due donne, l’autrice dei testi Paola Pallottino e la musicista e cantante Gianfranca Montedoro (all’anagrafe Giulia Zannini Montedoro), nacque dall’urgenza di analizzare e raccontare problemi e contraddizioni del comune vissuto quotidiano. Scritti di getto, i dodici testi contenuti in ‘Donna Circo’, attraverso la metafora del circo, evidenziano una serie di aspetti della vita delle donne negli anni Settanta e affrontano importanti temi sociali quali l’aborto, il femminicidio e le diseguaglianze di genere.
Ri-arrangiata e prodotta da Ezra Capogna, la versione rivisita del disco di Gianfranca Montedoro e Paola Pallottino, vede la partecipazione di una band composta da Chiara Antonozzi (basso), Irene Elena (chitarra) e la stessa Vittoria Burattini (batteria, oltre che voce di ‘Trenta Coltelli’). L’album del 2021, oltre ad essere impreziosito da una nuova immagine di copertina disegnata dalla illustratrice Francesca Ghermandi, si arricchisce di tre featuring: Laura Agnusdei (sax) in ‘A dodici metri’, Sara Ardizzoni (chitarra) in ‘Trenta coltelli’ e Marcella Menozzi (chitarra) in ‘La grande parata’.
La realizzazione di questa nuova corale versione dell’album inciso nel 1974 è stata resa possibile grazie a un crowdfunding lanciato nel gennaio del 2019 sul sito Produzionidalbasso.com, al sostegno della Regione Emilia-Romagna e alla collaborazione con l’etichetta La Tempesta Dischi.
Questa la track-list di ‘Donnacirco’: ‘Donna Circo’, ‘A cuore aperto’, ‘A dodici metri’ ‘I due giocolieri’, ‘La cavallerizza’, ‘Trenta coltelli’, ‘Gli elefanti sono tanti’, ‘La tigre del bengala’, ‘Ma per fortuna al circo c’è la banda’, ‘Che pazzi i pagliacci’, ‘Lo scontorsionista’ e ‘La grande parata’.