Chris Jagger pubblica il singolo ‘Loves Horn’ estratto dall’album ‘Mixing Up The Medicine’ in uscita a settembre

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Musicista, scrittore, giornalista, agricoltore, ottimo narratore e cuoco, Chris Jagger pubblica ‘Loves Horn’ un nuovo brano estratto dal suo nuovo album in studio ‘Mixing Up The Medicine’ che verrà pubblicato il 10 settembre da BMG. ‘Loves Horn’ è un un brano dallo stile tradizionale di canto marinaresco con testi ispirati al poeta del XVIII secolo Thomas Beddoes.

“I testi di ‘Loves Horn’ -racconta Chris Jagger- provengono da una poesia di Thomas Beddoes (1760-1808), uno scrittore oscuro che ho scoperto e mi è piaciuto per il suo uso arcaico delle immagini e della magia. Quindi ho elaborato una semplice melodia per il verso – dato che ci sono parecchi versi – e ho pensato che fosse completamente diverso da qualsiasi cosa vi sia oggi in circolazione. Ci sono molte parole. E’ piuttosto difficile cantare così tante parole, quindi ho dovuto mantenere la musica abbastanza semplice”.

Il nuovo disco è stato registrato durante il lockdown in uno studio vicino alla casa di Lewisham di Charlie Hart, pianista e compagno musicista di lunga data di Jagger, e nella fattoria di Jagger. ‘Mixing Up The Medicine’ è una raccolta ampia di brani di Jagger e Hart suonati da una lunga lista di incredibili musicisti. Nel disco vi sono il vecchio amico Olly Blanchflower al contrabbasso; Dylan Howe alla batteria e il produttore veterano John Porter, che ha lavorato con artisti come The Smiths, Roxy Music, Buddy Guy, BB King ed Elvis Costello. Porter a sua volta ha chiamato il chitarrista Neil Hubbard (Bryan Ferry, Joe Cocker), insieme ad alcuni amici di Hart, Nick Payn e Frank Mead, ai fiati.

Jagger ha usato le poesie di Beddoes per altre due canzoni contenute nel nuovo album: l’irresistibile ska-pop stile Madness di ‘Anyone Seen My Heart?’ e l’anima voodoo di ‘Wee Wee Tailor’.

Jagger ha anche trascorso gli ultimi due anni a completare il suo libro di memorie, l’autobiografia ‘Talking To Myself’. Una storia ricca, dettagliata, esilarante e pettegola che scava in profondità nell’educazione di lui e del fratello maggiore Mick a Dartford, nel Kent. Il libro racconta la crescita dei fratelli nell’età adulta e il loro condividere l’amore per il blues. Racconta anche le avventure musicali del giovane Jagger dagli anni Settanta in poi con divertenti deviazioni nei suoi viaggi in India, Pakistan, Afghanistan e Israele, dove ha recitato in una produzione del musical Hair. “La scrittura ha richiesto più tempo del previsto -racconta- ho dovuto dedicargli tutta la mia attenzione ed è stato molto più difficile di quanto pensassi. L’ho scritto io stesso e non avevo uno scrittore fantasma, quindi ho dovuto trovare la mia voce. Ho anche incluso alcune ricette lì dentro”.

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