INTERVISTA/Piero Sidoti, troppa musica di sottofondo non favorisce la cultura dell’ascolto

Last Updated: 5 Giugno 2021By Tags: , , ,

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(di Daniele Rosignoli) “Troppa musica di sottofondo non favorisce la cultura dell’ascolto”. E’ quanto sostiene Piero Sidoti, cantautore e professore friulano, in uscita in questi giorni con il suo ultimo singolo, ‘Cosmico’, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio che celebra ogni attimo della vita. Una canzone, spiega Sidoti intervistato da IlMohicano “che nasce ipotizzando che il tempo sia un viaggio che possiamo percorrere avanti e indietro, un materiale trasformabile che possiamo manipolare come pongo. Nasce in maniera giocosa, come una sorta di gioco con il tempo. Tempo -osserva- che ci è sempre un po’ nemico. E’ un inno colorato come uno di quei murales che abbiamo scelto per rappresentarlo nel video”.

Un viaggio che risente della pandemia? “E’ chiaro -osserva Sidoti- che viaggiare nel tempo lo si può fare anche restando immobili, il tempo trascorre anche se non ci si muove. Questi mesi chiusi in casa hanno certamente influito ma può essere stato un modo per prendere contatto, ancora di più, con le parti più profonde di noi, anche le peggiori. Io -spiega- non è che mi sento migliorato da questo anno, però è stata l’occasione per aver preso contatto con le parti più fastidiose e da lì ripartire verso una rinascita. Certo -aggiunge- non sarà come prima e secondo me chi lo crede si sta sbagliando”.

“C’è chi ancora oppone una resistenza fortissima -osserva- chi vuole restare ancorato alle vecchie cose e chi, invece, ha riflettuto sulle cose profonde di noi stessi e sulle parti essenziali anche economiche. Se ci dimenticassimo di quanto accaduto sarebbe una catastrofe. Spero si possa fare tesoro di quanto accaduto e non ci si ancori su posizioni pro e contro mentre sarebbe il caso di prendere contatto anche con le nostre fragilità e le nostre potenzialità”.

“In questi mesi – racconta Sidoti-  ho completato il disco che uscirà ad ottobre ma ho preparato anche uno spettacolo che è una fiaba, un viaggio all’interno di noi stessi, un viaggio verso le nostre parti più autentiche. Si tratta di uno spettacolo concerto ma anche una sorta di meditazione, che mi auguro di poter rappresentare ad ottobre accompagnandolo dal nuovo album. Un disco sotto forma di fiaba che conterrà dai 10 ai 14 brani”.

Ma è difficile fare il cantautore oggi? “Io -risponde Sidoti- sono fortunato perché faccio due mestieri: il cantautore e il professore. Due attività bellissime, che mi consentono di avere uno scambio empatico con le persone e con i miei alunni”. Sidoti insegna matematica, scienze e teatro in una scuola media di Udine. “Tenere le lezioni ogni mattina è un po’ come salire su un palco: sono momenti unici e irripetibili. Fare il cantautore è difficile? Dipende da cosa si vuole -osserva- se si vuole arrivare al pubblico e scalare le classifiche per me è difficilissimo e improbabile. Se invece, come nel mio caso, si vuole esprimere qualcosa divertendosi, è molto più facile e bello. Ritengo ci sia sempre una parte di pubblico disponibile ad ascoltarti se sei autentico”.

Dopo mesi di ‘silenzio’, con il via libera ai concerti live si può correre il rischio di essere ‘bombardati’ dalla musica: “già adesso -sottolinea Sidoti- c’è troppa musica ma è quella che io definisco di sottofondo, che fa da accompagnamento nei luoghi che frequentiamo come aeroporti, stazioni metropolitane, locali pubblici. Sentiamo fin troppa musica -spiega- ma non siamo abituati all’ascolto, non c’è la cultura dell’ascolto”.

Tornando a ‘Cosmico’, il brano è accompagnato da un video girato a Gemona, in Friuli “un luogo -osserva- sempre in grado di stupire, una città che in un tempo rapidissimo ha saputo rinascere dalle rovine del terremoto più bella di prima. Una città che cela delle perle e dei segreti meravigliosi, come i giganteschi e meravigliosi murales in zone che in altre città in genere sono destinati ad essere dimenticati, come il sottopassaggio della stazione ferroviaria”.

“Abbiamo scoperto che a Gemona si svolgeva il Festival Elementi Sotterranei di street art
-prosegue Sidoti- durante il quale i suoi muri più fortunati sono diventati le tele per fare esprimere i più brillanti graffiti writers del mondo. Abbiamo capito poi che questi murales, oltre a regalarci la loro bellezza, ci offrivano anche una possibile sceneggiatura perfetta per ‘Cosmico’. Una canzone che come i graffiti si presenta con molti elementi e soggetti surreali”.

Gli arrangiamenti di ‘Cosmico’ sono di Simone Giovo, il mastering affidato a Roberto Demartis, la direzione fotografica video di Rebecca Serafini e il montaggio a cura di Fabrizio Cengi.

 

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