Dodi Battaglia, l’amore è fatto di lucidità. Il debutto da solista con l’album ‘Inno alla musica’

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(di Daniele Rossignoli) “L’amore è fatto di lucidità e con la lucidità non si commettono certi atti”. Dodi Battaglia alla viglia dell’uscita del suo primo album da solista, ‘Inno alla musica’ (venerdì 14 maggio), si dice sconcertato per certi episodi, come quello che ha visto ultimamente tra i protagonisti il figlio di Beppe Grillo in Sardegna, così come molti altri, in cui si parla d’amore in un contesto in cui “l’amore, quello vero, non c’entra nulla”. All’interno di una delle 14 canzoni che compongono l’album, ‘I love you disperato’, il testo sottolinea che ‘ci salverà l’amore in questo mondo sbagliato’. Concetto forse un po’ datato, visto che sono almeno cinquant’anni che stiamo aspettando che l’amore salvi il mondo ma, secondo Battaglia “forse proprio perché scontato, più attuale di allora”.

“Ho partecipato alla stesura dei testi per l’80 per cento dell’album -tiene a precisare Dodi Battaglia- otto brani portano la mia firma e due quella di Roberto Casini“, tra i quali, appunto, ‘I love you disperato’. “Certo -osserva Dodi Battaglia- è forse una frase puerile, anch’io la sento dire da cinquant’anni ma è molto vera, ci riporta indietro di anni, di quando eravamo ragazzi. Però è un bel concetto. Un concetto -sottolinea- ferito da tutto ciò che stiamo vedendo in questi giorni, dalla naturalezza con la quale molti ragazzi confondono l’amore con la violenza. Mi colpisce la naturalezza con cui l’amore viene scambiato per divertimento, la troppa faciloneria, la troppa violenza. Credo sia una frase forse più vera oggi rispetto a cinquant’anni fa e credo che se ci fosse amore vero certi episodi di violenza non accadrebbero”.

Tornando all’album “è il mio primo disco da solista da quando i Pooh hanno deciso di scendere dal palco. In questi ultimi cinque mi sono sentito spesso domandare perché non facessi niente di nuovo, non scrivessi più nulla. Non era ancora il momento -spiega- dovevano ancora maturare molte cose. Sebbene avessi un centinaio di inediti pronti nel cassetto sentivo il bisogno di qualcosa di nuovo, di fresco. I brani dell’album li ho composti da settembre a un paio di mesi fa. Ritengo sia un album che mi rispecchia profondamente. Inizialmente il titolo del disco doveva essere ‘Una storia al presente’, che è il pezzo che ho dedicato a Stefano D’Orazio, ma sinceramente ho pensato che fosse ‘attaccabile’, qualcuno avrebbe potuto dire: ‘pensa questo che fa un  disco interamente dedicato ad una persona che non c’è più’. Ho cambiato idea -aggiunge- anche se ‘una storia al presente’ sarebbe stata perfetta perché io sono la storia e sono al presente”.

E a proposito della scomparsa di Stefano D’Orazio e delle continue richieste da parte dei fan dei Pooh di una nuova ‘reunion’ proprio per onorare la memoria del batterista scomparso, Dodi Battaglia si dice disponibile “a patto -sottolinea- che questa reunion sia legata ad un progetto concreto di beneficenza. I Pooh -spiega- hanno ricevuto tanto dalla gente in questi cinquant’anni di carriera ed è giusto ‘restituire’ qualcosa. Se c’è chi è disposto a staccare un assegno importante che finisce per …oni e non …mila io sono disposto a partecipare, ovviamente gratis. Questa è la mia idea poi -precisa- da quando Stefano non c’è più ritengo ci sia una ragione di più per fare qualcosa, per aiutare i medici e gli infermieri impegnati a combattere il covid. Questa mia idea non ha però avuto un grande seguito. Mah, chissà… Ripeto sono disponibile a questa condizione: troviamo due milioni di euro da dare in beneficenza e io ci sono. Credo dovremmo restituire un po’ del bene che abbiamo ricevuto dalla gente nel corso di questi anni”.

Intanto Dodi Battaglia si sta preparando all’eventualità che possano ripartire i concerti dal vivo e ha già ricevuto una proposta per un live il prossimo 13 agosto in Toscana, a Torre del Lago Puccini dopo un lungo anno di inattività forzata: “mi sono trovato trincerato in casa dopo anni e anni di concerti con migliaia di persone che ballavano e cantavano sotto il palco. E’ stato un anno avvilente e in questi casi o reagisci e metti in positivo ciò che di negativo c’è, con la mente predisposta al futuro, oppure di abbatti. Molti colleghi sono affranti da questa situazione, io ho voluto rendere positiva una sfiga che ci stava capitando e essere ancora più concentrato di prima. Dalla mattina alla sera non aveva null’altro da pensare, non avevo distrazioni o concerti da fare per cui ho potuto dedicarmi anima e corpo a questo disco”.

“Grazie alla musica ho avuto il privilegio di su­scitare emozioni positive e tale consapevolezza è uno dei motivi che mi spingono a continuare lun­go questo percorso, a mettermi di nuovo alla pro­va come autore, musicista ed interprete”, commenta Battaglia. “I brani raccolti in questo album parlano dei sentimenti che ci coinvolgono e guidano le nostre azioni: l’a­micizia, l’opportunità di un nuovo inizio, gli inter­rogativi del ‘e se fosse stato’, l’amore finalmente scoperto nella sua meravigliosa intensità. Quella della chitarra è la voce che ho scelto per raccontare al mondo sogni, desideri, storie per­ché ha una inestimabile qualità: quella di vibrar­ti fra le braccia e, di conseguenza, di non poter mentire. A tale sincerità si accompagna la capa­cità di regalare gioia ed è questo che mi auguro di continuare a fare per tutta la vita”.

E proprio alla chitarra è dedicata la copertina dell’album: una chitarra che brucia che rappresenta il sacrificio alla musica che ide­almente ogni artista compie quando dedica la sua intera vita a quest’arte. Il rimando, voluto e celebrato, è alla leggenda di Jimi Hendrix e alla prima volta in cui, durante l’esibizione all’Astoria di Londra, il 31 marzo 1967 bruciò, con un gesto liberatorio, la sua Fender Stratocaster. Ispirato da quel gesto, Dodi Battaglia ha scelto di omaggiare idealmente l’artista che seppe rinnovare in modo radicale la conce­zione della chitarra elettrica e della musica stessa che fino ad allora era stata unanimemente con­divisa.

L’album, contenente 10 brani cantati, tre strumentali e una bonus track, è stato anticipato da ‘One Sky’, realizzato insieme al leggendario chitarrista americano Al Di Meola, ‘Il coraggio di vincere’, ‘Una storia al presente’ e l’ultimo singolo ‘Resistere’ (il cui video, diretto da Domenico Fuggiano e Nicolò Novali è stato girato nel borgo di Civita di Bagnoregio).

Questa la tracklist dell’album: ‘Il coraggio di vincere’, ‘Resistere’, ‘Un film da festival’, ‘Maledetto destino’, ‘Quasi un miracolo’, ‘Una storia al presente’, ‘I love you disperato’, ‘Lisbona’, ‘Festa’, ‘Inno alla musica’, ‘One sky (Feat. Al Di Meola)’, ‘Primavera a New York’, ‘Sincerity’, ‘Fire (Feat. Alexandra Greene) (Bonus Track)’.

‘Inno alla musica’ (Azzurra Music) sarà disponibile in versione digitale,  in versione CD, contenuta in un cofanetto cartonato insieme a un libro fotografico di 64 pagine con testi e foto, e in versione Doppio Vinile, con cofanetto cartonato, libro fotografico di 32 pagine con testi e foto e i 2 vinili 33 giri 180 gr. di colore nero.

 

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