Con l’album ‘Paesaggio dopo la battaglia’ Vasco Brondi usa la scrittura come anticorpo contro la pandemia

Last Updated: 7 Maggio 2021By Tags: ,

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Si intitola ‘Paesaggio dopo la battaglia’ il nuovo disco di Vasco Brondi, in uscita venerdì 7 maggio, autoprodotto da CaraCatastrofe e distribuito da Sony Music, anticipato dai brani ‘Chitarra nera’ e ‘Ci abbracciamo’. Vasco Brondi sarà protagonista di una serie di incontri organizzati presso alcuni importanti Atenei italiani: il 10 maggio all’Università Statale di Milano, l’11 maggio all’Università degli Studi di Napoli Federico II, il 14 maggio all’Università di Siena, il 18 maggio all’Università degli Studi di Trento e il 25 maggio all’Università di Bologna.

Seguiranno le prime date del nuovo tour: il 28 giugno all’ Estate Sforzesca 2021, Milano; il 30 giugno all’Estate fiesolana, Fiesole (FI); il 13 luglio alle Sequoie Music Park, Bologna; il 16 luglio al Flowers Festival, Collegno (TO); il 18 luglio al Festival Estate al Castello – Villafranca non si arrende 2021, Villafranca di Verona (VE); il 21 luglio alla Villa Olmo Festival, Como; il 30 luglio al Tener-a-mente Festival, Vittoriale degli italiani – Gardone Riviera (BS).

Per Vasco Brondi “l’arte è un anticorpo” ed è per questo che si è buttato anima e corpo nella scrittura di questo nuovo album, una scrittura, spiega “che è durata due anni” e che è culminata con la pandemia: “ho capito che le canzoni rafforzavano il mio sistema immunitario -osserva- e che la musica non è fatta solo e necessariamente per essere venduta”. Le canzoni, sottolinea “sono come i libri di fotografie. L’importante è che siano ricche di dettagli”. E questo, spiega la sua lentezza nel chiudere l’album.

In sostanza, ‘Paesaggio dopo la battaglia’, spiega Vasco Brondi “è un disco di racconti per voce e cori, per orchestra e sintetizzatori. In ogni canzone c’è qualcuno che ricerca fiduciosamente anche in tempi difficili, tra le leggi della città e quelle dell’universo. Dopo la battaglia c’è una pace incerta, piena di ferite o piena di sollievo. C’è qualcuno che chiama un nome tra le macerie, qualcuno che risponde”.

“Nel lavorare a questo disco -prosegue- mi sono rapportato con l’idea di non dover per forza stupire e con la volontà di essere autentico. Allo stesso tempo ho voluto far evolvere il mio lavoro coinvolgendo più persone possibili, amici e musicisti. ‘Paesaggio dopo la battaglia ‘è una ricerca fiduciosa che crede nel cambiamento e nella trasformazione, una via per affrontare il periodo particolare che stiamo vivendo, un cortocircuito tra atmosfere diverse, e un insieme di battaglie, intime e universali, tenute insieme da una voce narrante accompagnata da strumenti fantasma: un’orchestra di fiati, un pianoforte, un coro gospel e vari sintetizzatori”.

La tracklist dell’album:

26000 giorni

Ci abbracciamo

Città aperta

Paesaggio dopo la battaglia

Mezza nuda

Due animali in una stanza

Adriatico

Luna crescente

Chitarra nera

Il sentiero degli Dei

 

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