INTERVISTA/Holden con ‘Prologo’ dà il via alla sua seconda vita musicale

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(di Daniele Rossignoli) E’ uscito su tutte le piattaforme di streaming e digital download Prologo’, album di debutto di Holden. Progetto discografico realizzato in collaborazione con Vivo Concerti e distribuito da Believe, anticipato dai singoli ‘Se un senso c’è’ e ‘Flute’ (feat. Gemello).

“Per me è un album molto importante -spiega il giovane Holden intervistato da IlMohicano- soprattutto perché è il mio primo album dove ho cercato di condividere musicalmente quello che avevo da dire. E’ stato fatto un lavoro molto importante, con tracce che ho iniziato a scrivere due anni fa e che poi ho ripreso nel tempo. Sicuramente -aggiunge soddisfatto- è un obiettivo raggiunto di cui sono molto fiero”.

Nell’album non c’è un vero filo conduttore ma, spiega Holden “contiene una varietà di generi diversi tra loro tenuti insieme dall’intro e dall’outre che sono molto simili tra loro”. Ma come si definisce artisticamente Holden? “Sono un artista new pop -spiega- e tutte le tracce dell’album contengono del pop, un po’ rinnovato e contaminato. Sicuramente non sono un trapper”.

A 21 anni è molto difficile emergere, soprattutto in questo lungo periodo contraddistinto dalla pandemia: “per la mia generazione -osserva- è molto complicato ma per fortuna esistono i social che, se usato in un certo modo, hanno molto potere. Grazie ai social, infatti, è possibile condividere la musica. Abbiamo perso il contatto umano, ma in un modo o nell’altro siamo costretti a fare quello che possiamo e per ora i social sono il metodo migliore e più efficace”.

“E’ stato un anno molto complesso -prosegue Holden- ci siamo sentiti tagliati fuori da quelle che erano le nostre abitudini. Io ho cercato di prendere il lato positivo di tutto questo e rendere questo tempo produttivo: ho passato gran parte del lockdown in studio a scrivere e ho cercato di incanalare nella musica questa sensazione opprimente dell’essere tagliato fuori. Di positivo c’è poco -aggiunge- però credo che il fatto di essere tagliati fuori da tante cose ci ha fatto capire quanto siano importanti tante altre cose come, ad esempio, una semplice chiacchierata con  gli amici o una passeggiata”.

Joseph Carta ha deciso di chiamarsi Holden “dopo che i miei fratelli m i hanno consigliato di leggere il libro ‘Il giovane Holden’. Mi ci sono ritrovato ed è così che ho deciso, per questa mia seconda vita musicale, prendere in prestito il nome del personaggio di Salinger. Ho iniziato a fare e a produrre musica con il mio vero nome, Joseph Carta, ma facevo un altro genere e scrivevo in inglese. Si trattava di un percorso completamente diverso da quello attuale” precisa Holden. “Ora -prosegue- ho sentito l’esigenza di esprimermi attraverso quella che è la mia lingua per arrivare più chiaro e scavare più a fondo dentro di me. Ho cambiato percorso e quindi mi sembrava giusto anche cambiare nome”.

Holden si è avvicinato alla musica sin da bambino: “Ho iniziato molto presto perché -spiega- sono cresciuto con la musica in casa. Mi ci sono avvicinato per gioco, da piccolo, e non me ne sono più staccato. Ho iniziato a suonando il pianoforte e poi altri strumenti e al liceo ho capito cosa volevo fare. Mi padre è un chitarrista e produttore ed è stato molto importante per me, mi ha fatto crescere nella musica, mi ha sempre stimolato e aiutato nel mio percorso. So che sarà un percorso difficilissimo -conclude- ma è quello che voglio fare e mi ci dedicherò al cento per cento”.

Il disco è un percorso di 17 tracce, con le quali Holden vuole presentarsi e raccontare sé stesso e la propria musica. All’interno di questo viaggio trovano spazio anche prestigiose collaborazioni come Coez e Quentin40 nel brano ‘Cliché’ e Gemello in ‘Flute’. 

La copertina del disco, a cura di Valerio Bulla, è un chiaro rimando all’importanza e alla presenza costante della musica nel percorso di vita e di crescita di Joseph, immortalato in uno studio di registrazione già da bambino, dove tra mixer e console si è pian piano fatto strada costruendo un percorso caratterizzato da un’identità precisa e originale.

 

Tracklist di ‘Prologo’:

01. genesi111 (intro).
02. alieno.
03. california 24h.
04. va bene così.

05. cliché (feat. Coez & Quentin40).

06. fallo tu per me.
07. nostalgia.
08. roma milano.
09. flute (feat. Gemello).

10. paranoie.
11. ma tu sei andata via.
12. fuck you (3 AM).
13. 105 freestyle.
14. accelero ancora.
15. se un senso c’è.
16. solo polvere.
17. buio (outre)

 

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