Lucio Dalla, Sony pubblica ‘Geniale?’ versione rimasterizzata di uno degli album meno noti del cantautore bolognese

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(di Daniele Rossignoli) A trent’anni dalla pubblicazione, venerdì 12 marzo esce ‘Geniale?’ (Pressing Line/Sony Music), la versione rimasterizzata di uno degli album tra i meno conosciuti e celebrati del grande Lucio Dalla, realizzato con Gli Idoli con brani inediti e un testo di approfondimento che ne racconta l’incredibile storia. ‘Geniale?’ è un album di inediti registrati dal vivo tra il 1969 e il 1970 con Gli Idoli e pubblicato nel 1991, che conduce alla riscoperta delle radici musicali del cantautore bolognese e del periodo che ha preceduto il suo successo. I brani, che sono stati rimasterizzati dai nastri originali, hanno consentito un restauro esclusivamente in mono per garantire la migliore resa possibile. 

“Questo progetto -spiega Paolo Maiorino responsabile del catalogo Sony Music– nasce nel 1991 quando il batterista degli Idoli, Giorgio Lecardi andò da Lucio Dalla con la registrazione di alcuni concerti fatti fra la fine degli anni ’60  e i primissimi anni ’70 e lo convinse a pubblicare un disco che in qualche modo accendesse i riflettori su quel periodo storico molto importante della carriera di Lucio”.

“Negli ultimi anni -prosegue Maiorino- sono venuto in contatto con Gli Idoli, raccogliendo le loro testimonianze sulla carriera e sulla la storia che li ha legati a Lucio Dalla. Sono venuto a conoscenza che Lecardi stesso aveva recuperato dei nastri ritenuti smarriti e abbiamo pensato che sarebbe stato utile e interessante riaccendere questo riflettore su un periodo specifico della carriera di Dalla che forse è il meno conosciuto”.

Giorgio Lecardi aveva recuperato i nastri da un amico: “informai subito Lucio -spiega lo stesso Lecardi-  e glieli feci ascoltare. Lui si emozionò e si convinse che dovevamo pubblicarli. Farlo ora -aggiunge Lecardi- non solo è un atto dovuto nei confronti di Lucio Dalla ma anche un modo per ricordare Gli Idoli che, anche se non sono stati un grande gruppo autonomo, ha vissuto la prima parte di Lucio Dalla, quella che era la più sofferta. Solo dopo il successo di 4 marzo ’43 Lucio, infatti, trovo la tranquillità, prima aveva persino pensato di smettere perché erano stati anni difficili”.

Artefice dell’operazione dal punto di vista tecnico è stato Maurizio Biancani, ingegnere del suono, che è riuscito a realizzare un vero e proprio ‘restauro’ quasi impossibile: “questo è un disco particolarissimo -sostiene Biancani- è la prima volta che faccio un’operazione di restauro quasi della preistoria di Lucio. Un periodo che era stato dimenticato come erano stati dimenticati Gli Idoli che invece era stato un un gruppo fondamentale, un gruppo che hanno consentito a Lucio di imparare a fare l’artista. Ascoltando i nastri, tralasciando le difficoltà tecniche, usciva un’energia, una musicalità e una genialità unica e pazzesca. Lucio con la voce in questo disco fa quello che vuole, con una estensione incredible, cantando in finto inglese che gli permette di essere uno strumento”.

Ricordando quegli anni, il tastierista degli Idoli, Bruno Cabassi sottolinea come Lucio Dalla fosse “imprevedibile, era una cosa straordinaria. Lui sapeva improvvisare: una volta perse la voce e dovevamo suonare a Riccione e lui fischiò le canzoni per tutta la sera. Un’altra volta -ricorda ancora Cabassi- in un club ci garantirono che c’era un pianoforte che invece non c’era. Lucio non si perse d’animo, mi disse di mettere dei dischi dal jukebox e finimmo per cantarci sopra e la cosa straordinaria è che fummo apprezzati moltissimo”.

Cabassi, poi, svela un particolare che forse pochi conoscono: “Lucio Dalla non conosceva una nota, suonava sempre in do, era un istintivo puro. Io provai ad insegnargli un po’ di musica, me lo chiese lui, ma alla fine disse ‘non fa per me’. Lucio era un istintivo e non gliene fregava niente di conoscere la musica. Comunque io, che sono diplomato, insegnante al conservatorio e sono stato anche direttore d’orchestra, penso che il musicista non si crea perché conosce la musica, il musicista è musicista perché la musica ce l’ha dentro”.

Per Marino Bartoletti, giornalista e amico di lunga data di Lucio Dalla “è difficile trovare un aggettivo per questo lavoro, un lavoro strabiliante e stupefacente. Qui c’è Lucio c’è il pre-Lucio ma anche tutto Lucio con la sua follia, la sua  genialità, creatività e simpatia. Ho conosciuto Lucio nella seconda metà degli anni ’60, aveva appena fatto un Festival con il brano ‘Paff… bum’, dove venne buttato fuori e si esibì in coppia con gli Yardbirds. Un complesso che Mike Bongiorno definì ‘gallinacci da cortile’ ma che erano il gruppo di Eric Clapton e che da lì a poco con Jeffe Beck e Jimmy Page sarebbero diventati i Led Zeppelin. L’anno dopo -ricorda ancora Bartoletti- ci provò con ‘Bisogna saper perdere’ con una versione ‘dallesca’ con dei gorgheggi che non vennero capiti ma che tuttavia arrivò sesta”.

Molto ancora resta da scoprire di Lucio Dalla e sicuramente per celebrare i suoi ottant’anni nel 2023 e per ricordarlo il prossimo anno, a dieci anni dalla scomparsa, qualcosa di nuovo e inedito verrà fuori: “abbiamo una serie di idee da sviluppare che partono dalla musica ma non solo”, spiega Maiorino. “Ci saranno tantissime altre iniziative da qui ai prossimi due tre anni. Continueremo a scandagliare il catalogo di Dalla, sempre grazie alla fortuna di trovare cose nuove dell’epoca. Queste chicche che stiamo recuperando alimentano un  flusso di progettualità attorno a Lucio Dalla che viene rinnovato ogni volta. E’ possibile di avere altri inediti. Abbiamo ritrovato ‘La ragazza e l’eremita’, brano che non è mai stato pubblicato nella versione di Lucio Dalla ma solo in quella di Angelo Branduardi e quello è uno ma esiste la possibilità che possano essere recuperati altri inediti”.

E la conferma viene da Biancani: “Qualche inedito c’è ancora. Quattro o cinque anni fa, quando andammo a verificare tutto il materiale che Lucio non aveva mai pubblicato, recuperammo cinque o sei tracce e ne abbiamo usate solamente un paio e penso e spero che per i dieci anni dalla morte ma ancora di più per il compleanno dei suoi ottant’anni, cioè fra due anni, potremmo utilizzare alcune versioni. Abbiamo anche tanto materiale live che non è mai stato pubblicato e che può essere paragonato, per la qualità della voce e delle registrazioni, al materiale che abbiamo adesso”.

Questa la tracklist di “Geniale?”:

 CD 1

‘GRAGNANINO BLUES’ (Dalla – Lecardi), 1999 (Dalla – Reverberi – Bardotti), ‘SYLVIE’ (Dalla – Franceschini – Bardotti – Baldazzi), ‘SUMMERTIME’ (G. Gershwin/DuBose Heyward – I. Gershwin), ‘IL MIO FIORE NERO’ (Phillips – Migliacci), ‘AFRICA’ (Dalla – Franceschini – Pallottino – Bardotti), ‘NON È UNA FESTA’ (Ciacci – Continiello – Migliacci), ‘GENIALE?’ (Dalla), ‘FOTTITI’ (Dalla), ‘ETTO’ (Dalla), ‘4/3/1943’ (Dalla – Pallottino).

 BONUS TRACKS

‘QUANDO ERO SOLDATO’ – alternative version (Bardotti – Reverberi), ‘HAI UNA FACCIA NERA NERA’ – alternative version (Izzo – Reverberi – Podestà).

CD 2

‘IL CIELO’ (Bardotti – Baldazzi – Reverberi – Dalla), ‘BISOGNA SAPER PERDERE’ (Cassia – Cini), ‘HAI UNA FACCIA NERA NERA’ (Izzo – Reverberi – Podestà), ‘QUANDO ERO SOLDATO’ (Bardotti – Reverberi), ‘L’ORA DI PIANGERE’ (Bardotti – Morton), ‘LA STORIA DI UN TOPO MALATO’ – provino (Lecardi), ‘TORNA A SORRIDERE’ – provino (Lecardi), ‘NON È UN SEGRETO’ – provino (Bardotti – Reverberi – Lecardi), ‘INTRO GENIALE’ (Dalla), ‘MAMA LOVE PAPA LOVE’ (Dalla – Lecardi), ‘VAN’ (Lecardi), ‘A WALK ON THE WILD SIDE’ (Bernstein – Mack), ‘BLUES FOR TOBIA’ (Dalla – Lecardi), ‘GEORGIA ON MY MIND’ (Gorrell – Carmichael).

BONUS TRACKS

‘ETTO’ – alternative version (Dalla), ‘4/3/1943’ – alternative version (Dalla – Pallottino), ‘NON È UNA FESTA’ – alternative version (Ciacci – Continiello – Migliacci), ‘AFRICA’ – alternative version (Dalla – Franceschini – Pallottino – Bardotti), ‘SYLVIE’ – alternative version (Dalla – Franceschini – Bardotti – Baldazzi), ‘SUMMERTIME’ – alternative version (G. Gershwin/E. DuBose Heyward – I. Gershwin).

 

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