Covid-19: Fiorello, “soffro per tutti gli adolescenti costretti a rimanere chiusi in casa”
(di Daniele Rossignoli) “Mi viene il groppo in gola se penso a quello che i giovani stanno vivendo in questo periodo”. Così, nel corso di una conferenza stampa a Sanremo, Fiorello si dichiara addolorato per quanto, soprattutto i più giovani, sono costretti a subire a causa della pandemia da covid-19, che sembra non avere mai fine. “Io ho una figlia adolescente -spiega Fiorello- e provo un grande dolore per lei perché è nell’età più importante e più bella della sua vita. Da lì i ragazzi iniziano a vivere e si stanno perdendo delle cose per le quali io mi commuovo. Per me -ha ricordato Fiorello- il periodo più bello della mia vita a quell’età erano i quindici minuti della ricreazione; il momento più bello della mia vita era andare al cinema il pomeriggio con i miei amichetti; il momento più bello della mia vita era aspettare la più bella della terza C che usciva e io potevo vederla”.
“Sapere che a mia figlia, appena diventata adolescente, tutto questo le è negato da quanto è successo -ha proseguito Fiorello- mi provoca più che un dolore. Vedo tutti quei ragazzi di quell’età costretti a passare le giornate davanti ad uno schermo, ad un computer e la cosa che mi fa ancora più dolore è constatare che si stanno abituando. Questa è una cosa terribile. Mia figlia non è più abituata ad uscire di casa e questo per me è un dolore, come credo lo sia per tutti quei genitori che hanno dei figli adolescenti. Sto soffrendo con loro -ha concluso- perché non posso vedere una ragazzina di 14 anni chiusa in casa dalla mattina alla sera”.