Per ‘Far finta di essere sani’ l’attore Francesco Centorame propone ‘L’elastico’

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Proseguono gli appuntamenti con il nuovo format digitale ‘Far finta di essere sani’, ideati dalla Fondazione Gaber e a cura di Lorenzo Luporini, in cui artisti, attori e protagonisti della scena contemporanea propongono una riflessione su musica e attualità, scegliendo come punto di partenza per i loro approfondimenti uno dei brani dell’immenso repertorio di Giorgio Gaber.

La nuova puntata, disponibile sui canali social di Fondazione Gaberha come protagonista Francesco Centorame, l’attore romano conosciuto al grande pubblico per aver interpretato Elia Santini nella serie Netflix SKAM Italia. Per l’occasione Francesco Centorame ha scelto, come punto di partenza per riflettere sull’attualità, il brano ‘L’elastico’ (G. Gaber, S. Luporini).

“La scelta di questa canzone -spiega l’attore- è legata a un fatto personale, è stata per me una compagna fidata in momenti di difficoltà, che mi ha aiutato a sentirmi meno solo. E’ un pezzo difficile, strano, in cui c’è agitazione mista a stupore, in cui si può trovare tutto l’essere umano che cammina”.

 Riguardo al Signor G “bisogna seguire Gaber -sottolinea- perché è un artista straordinario, bisogna ascoltarlo perché fa bene alla cultura dell’individuo. Bisogna seguire e ascoltare Gaber perché si impara tanto, anche solo guardandolo, ponendo attenzione ai gesti, alle parole che usava, ai dettagli. Bisogna seguire Gaber perché con la sua arte è stato un esempio radicale di disobbedienza, che ha saputo dire no in una maniera che non si poteva ignorare”.

 Tutti gli incontri sono proposti insieme a dei filmati editi e inediti di Gaber di proprietà della Fondazione, assieme anche a dei contributi filmati delle precedenti attività della Fondazione oltre che a delle dichiarazioni dello stesso Gaber che faranno da spunto e contrappunto della chiacchierata per le riflessioni di Lorenzo Luporini e del suo ospite.

Il programma, prodotto dalla Fondazione Gaber, è realizzato con la collaborazione del Presidente della Fondazione Paolo Dal Bon. La regia e il montaggio sono di Bianca Pizzimenti.

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