4Est propone il video di ‘Frankenstein’ estratto dall’Ep ‘Vaporwave’
Continua il percorso artistico di Daniele Russo aka 4Est. L’artista napoletano ci propone un nuovo video estratto dall’EP ‘Vaporwave’ pubblicato l’estate scorsa. Il brano scelto è ‘Frankenstein’ che non è altro il ‘racconto’ di uno dei drammi del nostro tempo: la mostruosa violenza che il genere umano, femminile o maschile che sia, è capace di perpetrare nei confronti di sé stessi e dei propri simili. Il brano dal suono trap-house ha atmosfere lo-fi ed è stato prodotto dal quindicenne A. Gironacci. Il testo scritto da 4Est è una storia iper-reale che ribalta la visione violenta tra individui dove la metafora del ‘mostro’ rappresenta il possibile male che è dentro ognuno di noi.
“Nell’ordine delle cose -racconta 4Est- il mostro è ciò che temiamo, una figura negativa. I violenti, i bulli, gli omofobi, i razzisti, gli assassini, sono i mostri che popolano gli incubi del quotidiano. Il mostro però spaventa anche per la sua diversità, ed ecco che i mostri diventato i clandestini, i senza fissa dimora, i freak tatuati… Nell’ordine precostituito della società il mostro è un colpevole senza se e senza ma. Con Frankenstein questo ordine viene ribaltato raccontando la violenza psicologica operata da una donna ai danni di un uomo; ma è solo uno stratagemma narrativo. Frankenstein -continua- supera il muro dell’odio parlando di intersezionalità. Un concetto che mira al rispetto di tutti gli esseri viventi della terra senza distinzioni di genere e specie”.
“Nell’ordine delle cose -racconta 4Est- il mostro è ciò che temiamo, una figura negativa. I violenti, i bulli, gli omofobi, i razzisti, gli assassini, sono i mostri che popolano gli incubi del quotidiano. Il mostro però spaventa anche per la sua diversità, ed ecco che i mostri diventato i clandestini, i senza fissa dimora, i freak tatuati… Nell’ordine precostituito della società il mostro è un colpevole senza se e senza ma. Con Frankenstein questo ordine viene ribaltato raccontando la violenza psicologica operata da una donna ai danni di un uomo; ma è solo uno stratagemma narrativo. Frankenstein -continua- supera il muro dell’odio parlando di intersezionalità. Un concetto che mira al rispetto di tutti gli esseri viventi della terra senza distinzioni di genere e specie”.
“Un concept -spiega 4Est- che guarda al futuro, al transumanesimo, un mondo in cui la violenza non può più essere concepita come categoria a sé stante, ma interconnessa, appunto, alla società e ai suoi costumi, e inevitabilmente alle sue tecnologie. Una violenza che si può perpetrare anche a danno delle cosiddette intelligenze artificiali, che come vuole la letteratura sci-fi, per raggiungere un certo grado di perfezione, hanno dovuto necessariamente sviluppare anche una parte emozionale, forse apprezzando la vita molto più di quanto non riescano a fare gli umani. Frankenstein in sostanza è la metafora dell’alienazione, dell’emarginazione, alla ricerca di un’umanità persa”.
“Il mio concept artistico -continua 4Est- ruota attorno al movimento Vaporwave, microgenere che nasce e si sviluppa su internet. Musicalmente vive di espressioni quali il sampling e il rallentamento in stile lo-fi. Si aggiungono reminiscenze anni 80/90 in una sorta di retro-mania tesa a raffigurare un futuro mai arrivato. La vaporwave agisce attraverso una cultura accelerazionista in lotta contro una società in ‘putrefazione'”.