INTERVISTA/Marco Di Noia, presto potremmo essere governati dai robot

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(di Daniele Rossignoli) Un mondo dove a governare saranno i robot. E’ quanto immagina, e in parte auspica, Marco Di Noia, cantautore  milanese che con ‘La sovranità dei robot’ aggiunge un terzo capitolo al suo cammino verso la sperimentazione, suo vero ‘marchio di fabbrica’, dopo ‘Elettro Acqua 3D’ e ‘Leonardo da Vinci in pop’. Nel suo ultimo lavoro, Di Noia si è avvalso della collaborazione dei due robot più famosi al mondo: iCub e Teotronico.

“Provocatoriamente -spiega Di Noia intervistato da IlMohicano– propongo di dare la sovranità totale ai robot, a robot programmati per prendere le decisioni. Robot che basano le loro decisioni sui numeri, sulle statistiche reali, non sulle emozioni, per il bene dell’umanità. Se programmati a fin di bene -prosegue il cantautore- i robot non subiscono influenze elettorali, non hanno brama di potere, né di denaro e quindi possono fare realmente gli interessi della gente”.

“Anche se, ovviamente, i robot non possono essere totalmente indipendenti, perché hanno sempre bisogno di qualcuno che li programmi -aggiunge Di Noia- io mi sentirei più tranquillo se determinate decisioni, importanti per l’economia e la salute del Paese, fossero prese basandosi sulle statistiche, sui numeri. Se si mettono tutti i dati in un computer o meglio li si affida ad un robot, ne escono delle soluzioni perfette, senza interferenze di nessuno”.

Isaac Asimov -sottolinea Di Noia- aveva già previsto tutto, come aveva previsto anche i modi per aggirare le leggi della robotica che lui stesso aveva scritto. Io penso ad un futuro più ottimista, dove i robot non sono fatti di emozioni, perché sono poi le emozioni che spingono alle ribellioni, ma ai robot come supporto all’uomo nella speranza che chi li programma non abbia tentazioni di nessun genere”.

E proprio ad Asimov e al suo ‘Io, robot’ Marco Di Noia si ispira scrivendo ‘Noi, robot’, una vera poesia dove l’autore si chiede se “C’è un programmatore all’origine dell’universo? O forse un team di sviluppatori sul monte Olimpo? Ha davvero una meta il nostro percorso o tutto sta nel dilatarsi del tempo, infinito”. Ma un essere finito, si chiede ancora “potrà mai comprendere l’infinito?”.

‘La sovranità dei robot’, spiega ancora Di Noia “è un po’ il seguito di ‘Leonardo da Vinci in pop’: Leonardo -spiega- era un genio e i robot attuali sono certamente una evoluzione di alcune sue idee. Non per niente la copertina dell’Ep raffigura una evoluzione dell’Uomo Vitruviano, sostituendo la figura umana con quella di un  robot”. L’Ep comprende cinque brani: ‘La sovranità dei robot’, feat. Teotronico, il robot-pianista sviluppato da Matteo Suzzi; ‘Anakin Skywalker’; Westworld (Feat. il chitarrista Renato Caruso e la violoncellista Giulia Monti; ‘Nexus 6 – Più umano dell’uomo’; ‘Noi, robot’ feat. iCub, la piattaforma più diffusa al mondo per la ricerca nel campo della robotica umanoide, creata e realizzata dall’IIT Istituo Italiano di Tecnologia di Genova.

Ma come sono cambiati i robot nel corso di questi ultimi decenni? “negli anni ’70, ’80 -spiega- i robot erano protagonisti di importanti film e l’impronta era un po’ quella data da Asimov e dagli scrittori di quegli anni che immaginavano i robot pensando al futuro. Ora i robot sono una realtà. Adesso siamo alle porte di una vera rivoluzione dove i robot entreranno presto nelle famiglie. Tra qualche anno -sottolinea Di Noia- ci saranno robot che ci aiuteranno quotidianamente nel lavoro, nello studio, nella medicina e in tanti altri campi come, ad esempio, la musica. E’ un futuro che si sta realizzando -conclude- l’intelligenza artificiale sta diventando realtà”.

 

Photo credit: Francesca Pietropolli

 

 

 

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