INTERVISTA/Giulia Molino, vedere certe immagini mia ha mosso qualcosa nella pancia

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(di Daniele Rossignoli) “Nei giorni di quarantena ho visto, su youtube, un medico che, con le lacrime agli occhi, spiegava che la domanda più frequente che gli veniva posta dai pazienti colpiti da coronavirus era: ‘quanto tempo mi rimane?’. Sono rimasta particolarmente colpita da questa testimonianza, mi si è mosso qualcosa nella pancia e ho sentito l’esigenza di prendere il mio quadernino e la penna e di getto ho scritto ‘Camice bianco‘”. Giulia Molino spiega così, nel corso di una intervista a IlMohicano, cosa l’abbia spinta a comporre un brano particolarmente toccante, dedicato a medici e infermieri perchè, sottolinea “volevo che fosse un grazie a tutte queste persone”.

Persone, precisa la giovane cantautrice “che ogni santo giorno dedicano la propria esistenza al prossimo. In questo periodo storico ancor più complesso, regalano il proprio tempo a chi sta soffrendo negli ospedali affollati. Dei veri ‘eroi’ che non abbassano mai la testa di fronte agli innumerevoli ostacoli, che continuano a lottare per gli altri”. La finalista di Amici si augura che si possa tornare presto alla normalità, sperando che “una volta passato questo brutto periodo le persone sappiano dare maggiore valore a tutto e a tutti”.

“In questi mesi -sottolinea Giulia Molino- abbiamo perso di vista il valore delle cose basilari, dei rapporti umani e credo che questo ci stia ammazzando alla stessa tregua del virus. Mi auguro si possa presto tornare a condividere momenti insieme, a godersi di più un abbraccio. Mi auguro che tutto questo no venga dimenticato e che le persone possano essere più sensibili e generose di quanto non lo fossero prima di questi mesi. Ho visto in questo periodo molta solidarietà -osserva- anche nei confronti degli altri Paesi. Speriamo che questa unione rimanga anche se, purtroppo, ho visto troppi politici che creano una suddivisione inutile tra nord e sud”.

In questi giorni Giulia Molino ha anche pubblicato il suo primo album, ‘Va tutto bene’, scritto molto tempo prima che scoppiasse l’epidemia e uscito il mese scorso. “In molti mi avevano suggerito, visto il momento, di cambiare titolo all’album. Siccome, però, io sono ottimista -sottolinea- speravo potesse diventare un messaggio di speranza anche se la sua contestualizzazione era ben diversa dal periodo in cui è uscito. Ebbene, adesso viene letto come un messaggio di speranza e questo mi rende felice e ancor più orgogliosa per aver difeso il nome dell’album e del singolo che ne fa parte”.

Come tutti, anche Giulia Molino aveva in programma una serie di concerti “che purtroppo abbiamo dovuto rimandare al prossimo anno. Mi spiace molto non poter vivere il momento dei live, momento che dopo Amici era quello che attendevo di più . Non poter girare l’Italia con quella che considero la mia famiglia, cioè l’Isola degli Artisti -aggiunge- è stata per me una vera batosta. Sarebbe stato lo sfizio più bello che mi sarei tolta di tutta questa esperienza”.

 

 

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