INTERVISTA/Matteo Faustini, cerco di circondarmi di positività
(di Daniele Rossignoli) “Cerco di circondarmi di positività perchè la positività crea anche continuità e quindi cerco di scegliere sempre il sorriso”. Nonostante la quarantena e il momento certo non facile per tutti ed in particolare per il mondo dello spettacolo, Matteo Faustini riesce, anche al telefono, a trasmettere il suo ottimismo. Intervistato dal quotidiano on line IlMohicano, il giovane cantautore bresciano, distintosi all’ultimo Festival di Sanremo tra i giovani, con il brano ‘Nel bene, nel male’, spiega di non aver sofferto in maniera particolare l’isolamento: “In realtà -spiega- io nasco ‘pantofolaio’ quindi questa situazione non mi è pesata più di tanto”.
“Tutti i giorni -sottolinea- e mi impegno per cercare di trasformare le cose negative in positive. Sto scrivendo moltissimo e praticamente ho già pronto un nuovo disco che uscirà prima del previsto. Certo -osserva- la situazione è drammatica, ho avuto anch’io tra i miei conoscenti, tanti lutti”.
In questi giorni Matteo Faustini è in radio con il suo nuovo singolo ”Vorrei (La rabbia soffice)’ contenuto nell’album di debutto ‘Figli delle favole’ sul mondo delle favole e sugli insegnamenti che possiamo trarre da esse. Prodotto da Enrico ‘Kikko’ Palmosi e Mario Natale, il disco affronta, con l’utilizzo di metafore e giochi di parole, temi importanti come bullismo, razzismo, omofobia e celebra l’amore nelle sue molteplici forme.
La partecipazione al Festival di Sanremo ha reso la musica di Matteo Faustini più concreta: “prima scrivevo solo per me. Era bellissimo ma avevo un sacco di paure -spiega- adesso, invece, dopo l’esperienza sanremese mi accorgo di voler scrivere per gli altri”.
Quanto al futuro, in attesa di poter realizzare il video del suo ultimo singolo, Matteo Faustini si augura che, quanto prima, si possa tornare a fare musica dal vivo: “credo che alla lunga i dischi cesseranno di esistere. Non ci rimarranno che i concerti dal vivo. Spero quindi di poter salire presto su un palco perchè, anche se lo streaming e l’online sono mezzi potenti per farti conoscere, non c’è niente di meglio che un concerto dal vivo, davanti al tuo pubblico per condividere la tua musica”.