LIRICA/ Renata Tebaldi, la vita e il belcanto. La Scala ricorda il grande soprano

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(di Maria Elena Molteni)

Sono passati 15 anni da quando Renata Tebaldi è scomparsa e il Teatro alla Scala di Milano ha deciso di ricordare il grande soprano con un incontro dal titolo ‘Ritratto d’artista: Renata Tebaldi, la vita e il belcanto’. L’appuntamento è per giovedì 19 dicembre alle 17 al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala. All’incontro, organizzato dal Piermarini in collaborazione con la Fondazione Renata Tebaldi e curato da Franco Pulcini, parteciperanno Carla Maria Casanova (giornalista e scrittrice), Giovanni Gavazzeni (musicologo e critico musicale), Stephen Hastings (corrispondente della rivista Opera News) e Niksa Simetovic (presidente della Fondazione Renata Tebaldi). Insieme ricorderanno la biografia e la carriera dell’amata artista che con la sua sontuosa ‘voce d’angelo’ e il calore della sua umanità fu indimenticabile protagonista delle stagioni scaligere dal 1946 al 1960.

Tebaldi debuttò alla Scala partecipando al concerto dell’11 maggio 1946 con cui Arturo Toscanini inaugurò dopo la guerra la ricostruita sala del Teatro; dello stesso anno fu il debutto operistico nel Mefistofele di Boito, seguito da due titoli wagneriani, Lohengrin e I maestri cantori di Norimberga. Alla Scala Renata Tebaldi si affermò poi in alcuni dei grandi titoli della produzione verdiana, La traviata, Otello, Falstaff, La forza del destino, e di quella della Giovane Scuola, a cominciare da Puccini con Tosca, Cilea con Adriana Lecouvreur, Giordano con Andrea Chénier. Il pubblico milanese l’ha sempre amata e l’ha accolta con straordinarie manifestazioni di stima al suo ritorno dall’America per i celebri concerti di canto degli anni Settanta.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

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