400 litri di pioggia al Teatro Nazionale per ‘Singin’ in the Rain’ di Chiara Noschese

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(di Daniele Rossignoli) “Lo spettacolo è un tuffo nel passato, antitetico a questa epoca così violenta, così aggressiva, così piena di gente che non vede l’ora di mettersi davanti ad una tastiera ed uccidere gli altri. Uno spettacolo dai valori semplici, senza violenza e che ha messo al bando ogni volgarità. In questo momento è un tuffo benefico nel passato. E’ uno spettacolo che è per sempre nel cuore della gente, una storia in cui ci si accoccola”. Così Chiara Noschese presenta ‘Singin’ in the Rain’, il musical che porta in scena al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano, dal 15 novembre all’11 gennaio 2020, per la produzione firmata Stage Entertainment Italia.

Uno spettacolo che ha un sapore particolare per Chiara Noschese, che nel ’95 l’aveva vista protagonista sul palco assieme allo scomparso Manuel Frattini al quale la regista lo dedica. Ricco di colpi di scena, come i 400 litri di acqua usati per realizzare le scene con la pioggia, il musical ‘costringe’ gli interpreti oltre a cantare, ballare e recitare, ad esibirsi, con successo, nella non facile arte del tip-tap. “Ci sono sei lunghi momenti di tap -sottolinea Chiara Noschese- ed essendo microfonati sia i piedi dei protagonisti che il palco, tutti devono essere perfettamente sincronizzati tra loro”.

I protagonisti sono Giuseppe Verzicco, Mauro Simone, Martina Lunghi, Massimo Cimaglia, Roberto Vandelli, Gea Andreotti. Le coreografie sono curate da Fabrizio Angelini, la supervisione musicale da Simone Manfredini, i costumi da Ivan Stefanutti e le scene da Lele Moreschi.

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